Strade di Black Drum

Area di ruolata

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    Queste strade conducono nelle zone centrali del regno. Ai lati della strada ci sono dei piccoli canali di scolo che conducono l'acqua piovana altrove, evitando che le strade si allaghino.
    La zona periferica è più pericolosa, mentre quella centrale è ricca di negozi ed è la zona più residenziale della gente nobile del regno.
     
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    Il viaggio in mare trascorse con tranquillità e l'arrivo al porto di Black Drum si avvertì sulla nave ancor prima che all'equipaggio fosse ordinato d'iniziare le manovre d'attracco; l'atmosfera caotica della banchina preannunciava una sosta interessante: non era la nostra meta originaria, ma Gin mi aveva convinto a fare una sosta perché doveva rifornirsi di alcuni materiali per le sue ricerche.

    Da com'era messo il porto non l'avrei detto, ma il centro è strutturato meglio di quanto non sembri.

    Superammo la banchina senza troppi problemi, sia per la scarsa sorveglianza, sia perché chiunque avrebbe provato in altri casi ad interagire con chiunque fosse appena sbarcato, anche se da sotto al mantello, le nostre figure furono abbastanza intimidatorie da tenerli alla larga.
    La strada princiale principale sembrava mostrare uno scenario già diverso, dovuto probabilmente nel dividere in modo classista la popolazione, particolare comune alla maggior parte delle isole governative che avessi visitato nel corso del tempo.

    Sai già dove andare? Io ho sentito di una taverna interessante qui, possiamo chiedere lì.

    Sorrisi per un attimo, mentre con lo sguardo più affabile che avessi, dopo aver dato a mio fratello una ragione razionale in più per seguirmi, ma quel piccolo giochetto lui lo conosceva bene: per il sottoscritto ogni scusa è buona per visitare una taverna o locanda che sia, per una diversa serie di ragioni.
    Conoscendone il nome, anche grazie a qualche info ottenuta lungo la strada, mi feci guidare dal mio olfatto una volta giunto nella zona giusta ed a portata di naso, proseguii sino a giungere nei pressi di alcuni locali, trovando infine quello giusto.

    Nuvola Nera, trovato. Proviamo questa saetta roboante.
     
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    Il viaggio di per se non era stato troppo difficile, eravamo riusciti a salire senza suscitare troppo clamore o essere riconosciuti dalle varie guardie sia all'imbarco che allo sbarco.

    Possibile che non sia ancora giunta voce di noi qua nel mare Meridionale?

    Mi calai il cappuccio e seguii mio fratello lungo la banchina inoltrandoci nei vicoli che portavano verso l'interno della città; lo avevo convinto a fare una deviazione qua a Black Drum nonostante il rischio di arrivare in ritardo al rande vu con gli altri perché avevo sentito da alcuni informatori, che su quest'isola avevano dei materiali e veleni rari che avrei potuto utilizzare per preparare dei nuovi composti.

    Se l'informazione è corretta il negozio dovrebbe essere da quella parte

    Uh? Sì mi sono fatto spiegare dove si trova il posto quindi non dovrebbe volerci molto

    Spostando lo sguardo su mio fratello vidi che sorrideva, probabilmente pregustando qualche liquore locale di cui si era informato in anticipo

    Dato che sembri voler fare un giro in taverna conviene che mi aspetti là, non dovrei metterci molto, vedo solo dove intendi stare e poi ti raggiungo

    Accompagnai quindi mio fratello fino all'ingresso della locanda che, stranamente scoprii non essere nemmeno troppo distante dal posto in cui mi dovevo recare.
     
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    Ryū, con la sua imponente figura, si preparava a scendere dalla nave mercantile che lo aveva portato fino all'isola di Black Drum. I capelli bianchi scompigliati dal vento marino, la sua alabarda-martello appesa alla schiena, testimone silenziosa delle avventure vissute sui mari.

    Mentre poggiava il primo piede a terra, il giovane sentiva la consistenza della sabbia sotto le scarpe. Il suono delle onde che si infrangevano sulla riva raggiungeva i suoi orecchi, portando con sé il profumo salmastro dell'oceano. Una brezza leggera gli accarezzava il viso, portando con sé il fresco aroma di avventura.

    Il guerriero, ora senza un lavoro specifico, si sentiva finalmente libero di esplorare i mari come desiderava. Un misto di emozione e incertezza pervadeva la sua anima, mentre il sole dipingeva il cielo con sfumature d'arancio durante il tramonto. Ryū, pur consapevole delle sfide che potevano presentarsi, sorrideva leggermente, sentendo il richiamo dell'ignoto.

    Il suono dei passi risuonava sul pontile mentre egli iniziava a camminare, era pronto per esplorare l'isola di Black Drum. Osservava con occhi senza pupille la vita che si svolgeva intorno a sé, cercando di percepire la vera essenza di questo nuovo luogo. La sua mente era pronta ad affrontare nuove avventure, nuove sfide e incontri che lo aspettavano.

    Libero di muoversi come voleva, il viaggiatore iniziò la sua esplorazione di Black Drum, determinato a scoprire cosa il destino gli riservasse in quelle terre inesplorate. La sua alabarda-martello risplendeva a quei pochi raggi di sole, pronta a diventare la lama e il martello che avrebbero forgiato la sua leggenda in quel remoto angolo del vasto mare.

    - Dovrò esplorare il posto e capire cosa posso fare qui. -

    Si disse. Ryu infatti aveva già capito che se voleva andare avanti nel mondo doveva trovare una maniera di far soldi e in seguito un modo per navigare. L'uomo infatti non prevedeva di rimanere lì a lungo.
     
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    Intervento masterato

    Black Drum, non era poi così malvagia come isola.
    La gente era tranquilla, pacifica.
    Le guardie cittadine erano in gran numero a presidio delle strade, soprattutto nella zona portuale.
    Oggi neanche pioveva! Evento raro per il clima dell'isola.

    Ryu si era spinto fino alla zona centrale dell'isola, quella più residenziale assistendo ad una scena a dir poco singolare: due signorotti di mezz'età, seduti rispettivamente su due lumache giganti, si ergevano uno di fronte all'altro.
    Una piccola folla si era radunata attorno a loro...

    Sir Gumbolt: "Come osate voi! Ve lo ripeto, Sir, cedete il passo. La mia pazienza ha un limite che è stato abbondantemente superato!"

    Sir Lother: "Cosa odono le mie sacre orecchie! Quale insolenza! Siete voi a dover cedere il passo! I miei natali sono più importanti dei vostri, pertanto ho il diritto di procedere e voi il dovere di scansarvi!"

    Ma nessuno dei due, sembrava voler vedere, dando il via ad una vera e propria sfida verbale in cui venivano elencati una sfilza di altisonanti nomi degli antenati dei due signorotti ed eleganti e mai volgari insulti ed insinuazioni reciproche.
    Una voce sorprese Ryu alle spalle.

    Ragazzo zoppo: "Ehi amico, non ti conviene restare qui ad osservare! Se uno di quei due ti vede ti sceglierà!"

    A parlare era un giovanotto di neanche 30 anni, vestito come un normalissimo popolano.jpeg. Sembrava reggersi in piedi grazie all'ausilio di una stampella di legno.
    Occhi castani, capelli biondi e fisico mingherlino ma in forma... ma cosa avrà voluto dire?
     
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    Ryu, dopo essersi spinto fino alla zona centrale dell'isola di Black Drum, si trovò di fronte a una scena piuttosto singolare. Due signorotti di mezz'età erano seduti su lumache giganti, erigendosi uno di fronte all'altro in una disputa verbale animata. La piccola folla radunata attorno a loro assisteva con interesse alla sfida che si stava svolgendo.
    Sir Gumbolt, con tono altero, esigeva il passo da Sir Lother, sostenendo di aver superato il limite della sua pazienza. In risposta, Sir Lother proclamava con altrettanto orgoglio il diritto derivante dalla sua discendenza, affermando che spettava all'altro il dovere di scansarsi.
    Mentre la disputa verbale si faceva sempre più accesa, una voce sorprese il ragazzo alle spalle. Un giovane di circa 30 anni, con occhi castani, capelli biondi e una stampella di legno per sostenerlo, gli consigliò di non rimanere lì ad osservare. Avvertì Ryu che se uno dei due signorotti lo avesse notato, avrebbe potuto sceglierlo come parte della loro controversia.

    Il guerriero, preso alla sprovvista, si girò verso il giovane, chiedendosi cosa potesse significare quel consiglio. "Perdonami ma cosa vorrebbe dire questa cosa? "La sua curiosità lo spinse a chiedere spiegazioni. Complice anche la voglia discoprire cosa il destino avesse in serbo per lui.
     
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    Il giovane, era visibilmente e stranamente preoccupato.
    Era evidente come Ryu, uno straniero, non fosse a conoscenza delle usanze di Black Drum.
    Intanto in molti dalla piccola folla, soprattutto giovani, si allontanavano a testa bassa e passo veloce.

    Sir Gumbolt: "Adesso basta! Non sopporterò oltre una singola parola da parte sua! Richiedo una risoluzione della faccenda per Scontro dei Campioni."

    La folla sussultò, lo zoppo si voltò verso lo straniero che stava cercando di aiutare, ancor più preoccupato.

    Ragazzo zoppo: "Merda, nasconditi, buttati a terra, non farti vedere!"

    Sir Gumbolt: "Io, Sir Marcus Gumbolt, scelgo come mio campione... lui!"

    E con il bastone di legno pregiato, indicò proprio Ryu, che spiccava tra la piccola folla, che adesso lo osservava attonita.
    Anche perchè, il resto della folla erano anziani signori e signore, ragazzini e donne intente a fare la spesa... la scelta del nobiluomo non era particolarmente complessa.

    Sir Lother: "Ed io accetto la sfida... ed io, Sir Lucianus Lother, cavaliere della lumaca, scelgo mio figlio Lazzarus come campione. La Scontro dei Campioni si terrà nella sala a spirale, come tradizione comanda, domani alle 12."

    Detto ciò, i due si tolsero l'elegante cappello in segno di saluto, fecero voltare le loro due cavalcature striscianti, e proseguirono in direzione opposta.
    Sir Gumbolt venne avvicinato da un uomo che poco prima si trovava tra la folla, impartendo delle indicazioni e proseguendo per la sua strada.
    La folla iniziò a disperdersi, con un mormorio di sottofondo.
    Il ragazzo zoppo rimase accanto a Ryu.

    Ragazzo zoppo: "Era ovvio ti avrebbero scelto. Dovevi ascoltarmi quando eri ancora in tempo! Mi spiace per te amico..."

    L'uomo che prima parlava con Gumbolt, intanto si avvicinava al duo: vestito come un maggiordomo, si trattava di un braccia lunghe di mezz'età, con uno strano copricapo sulla testa a forma di ombrellino multicolore.

    Maggiordomo: "Congratulazioni, Lord. Lei è stato scelto tra tanti come campione della famiglia Gumbolt. Mi segua, prego..."


    ...

    Ma che diavolo era appena successo?!
     
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    Il suo interlocutore non ebbe tempo di rispondere al quesito di Ryū, lui fu infatti pochi istanti dopo la sua domanda venne indicato da uno dei due nobili e in men che non si dica l'altro nominò qualcuno e la cose sembrò finire all'istante.
    - Ma che...?! -
    Ryū era perplesso, cosa diamine era successo? Nel frattempo il ragazzo zoppo disse che era ovvio che lo avrebbero scelto, ma scelto per cosa? Ryū era perplesso, stava per girarsi di nuovo verso il giovane e riporrre la stessa domanda quando un maggiordomo si avvicinò ai due e si congratulò con Ryū invitandolo poi a seguirlo.
    " Seguire? E perchè mai? Io non mi muovo da qui fino a quando non mi spiegate cosa sta succedendo. " Disse a quel punto con fermezza il ragazzo. La sua stazza di quasi 4 metri era ben piantata al suolo e non aveva intenzione di muoversi da lì. Si era allontanato dalla vita monotona per non dover più prendere ordini e appena sbarcato qualcuno voleva infilarlo in qualche altro guaio? No. Il ragazzo avrebbe ascoltato cosa volevano da lui e poi avrebbe valutato cosa fare.
     
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    Beh, una reazione più che legittima quella di Ryu.
    Il maggiordomo abbozzò una smorfia di disappunto nel sentire però le sue parole, mentre il ragazzo con la stampella lo guardava divertito.

    Maggiordomo: "Mi rendo conto che la situazione le possa sembrare alquanto precipitosa, Lord... ma Sir Gumbolt ha richiesto la sua presenza in villa. E non ama aspettare."

    Probabilmente parole poco convincenti.
    Il maggiordomo, osservò meglio il suo interlocutore prima di proseguire.

    Maggiordomo: "E' prevista una grossa somma di denaro per la sua partecipazione... e migliore sarà l'impressione che farà a Sir Gumbolt e più grande sarà la ricompensa."

    A questo punto fu il ragazzo a intervenire, interrompendo probabilmente il discorso del maggiordomo che, con aria ancor più stizzita, si zittì.

    Ragazzo zoppo: "Ehi pinguino, probabilmente questo tipo è appena arrivato. Esiste una certa cosa chiamata contesto, sai?!"

    Maggiordomo: "P-Pinguino?!"

    Ragazzo zoppo: "Hai sbagliato periodo per visitare la città di Black Drum... sono attualmente in corso le elezioni dei Cavalieri delle Lumache, una specie di consiglio che siede ai tavoli del Re. Una roba che molti prendono in maniera maledettamente seria... il damerino che ti ha scelto e quell'altro si sono sfidati ad un duello. Ma a combattere non saranno loro, ma i loro campioni." fece una pausa, lasciando il tempo di metabolizzare tutte le informazioni "Vale a dire tu e Lazzarus fottutissimo Lother."

    Maggiordomo: "F-Fott... SCIOCCANTE!"

    Ragazzo zoppo: "Ma se vorrai ti spiegherò tutto nel dettaglio più tardi, a quella locanda" disse indicando con la punta della stampella un insegna dall'altra parte della piazza, illeggibile dalla distanza "Considerando che non raccogliere la chiamata del proprio protetto è un reato in questa isola, ti conviene andare a parlare con il padrone del pinguino."

    Maggiordomo: "BADA A COME PARLI, GIOVANOTTO! La famiglia Gumbolt è una leggenda in quest'isola e non ti permetto di-"

    Ragazzo zoppo: "Si si, scusa pinguino... ci si vede omone!"

    E così dicendo, il ragazzo iniziò ad allontanarsi, lentamente, dirigendosi verso la locanda e lasciando Ryu con il maggiordomo più shockato di Black Drum.

    Maggiordomo: "Inaudito! Dove andrà a finire la società di oggi con certi elementi irrispettosi!" si diede nuovamente un contegno, sistemandosi il doppio petto con entrambe le mani e concentrandosi sulla sua missione "Il ragazzo maleducato è stato piuttosto esaustivo, prego, mi segua."

    Cosa avrebbe fatto adesso Ryu?
     
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      11/2/2024, 13:20
      Black_Crow
     
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    Ryu osservava il maggiordomo con un misto di scetticismo e irritazione. Era evidente che il suo interlocutore stava cercando di convincerlo a seguirlo con argomentazioni poco convincenti. Le parole del ragazzo zoppo confermarono i suoi sospetti, aggiungendo dettagli cruciali sulla situazione politica della città. Era coinvolto in qualcosa di più grande di quanto avesse immaginato inizialmente.

    Le parole del maggiordomo riguardo alla ricompensa non lo colpirono come sperava il suo interlocutore. Ryu non era mosso da interessi monetari, ma da una sete di avventura e dalla ricerca di risposte sul proprio destino.

    La reazione del maggiordomo all'appellativo "pinguino" lo fece sorridere internamente, ma mantenne un'espressione impassibile. Non intendeva alimentare gli insulti del ragazzo zoppo, ma piuttosto prendere in considerazione ciò che aveva detto riguardo al contesto politico della città e al suo coinvolgimento in un duello come campione.

    Nonostante la reazione sconvolta del maggiordomo, Ryu mantenne la sua calma e si preparò mentalmente per affrontare ciò che lo attendeva. Era determinato a scoprire il significato dietro questa improvvisa chiamata e ad affrontare le sfide che gli si presentavano lungo il cammino.

    "Pinguino, la seguirò. Ma dopo andrò dal ragazzo alla locanda. Se mi sarà impedito di muovermi liberamente..." Afferrò la propria arma e con una rotazione andò a farla sbattere con la parte bassa verso il terreno. " Mi dimenticherò dei vostri titoli. " Ryu era alto 384cm, la sua arma era alta più di quattro metri e muoverla come aveva fatto avrebbe dovuto intimidire chiunque nei dintorni anche se in realtà il suo intento era solo affermare un dato di fatto. Lui non aveva padroni.

    Il mio carisma è 4,5 quindi in realtà il risultato sarebbe 17,5 ma forse ho sbagliato a scrivere nel dado
     
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    Il maggiordomo dell’illustre famiglia Gumbolt nuovamente stizzito dall’appellativo pinguino, cambiò subito espressione nel vedere la risolutezza di Ryu nel mettere ben in chiaro la situazione.

    Maggiordomo: “M-Molto bene. E’ stato abbastanza cristallino, signore. Prego, da questa parte.

    Lasciata la piazza, i due si spostarono tra le strade della Black Drum da bere, arrivando poi ad una zona residenziale, larga, alberata e con una multitudine di proprietà di lusso ai lati, in perfetto stile americano.

    Una di quelle ville principesche, apparteneva alla famiglia Gumbolt evidentemente.
    Il maggiordomo frugò tra le tasche, tirando fuori la chiave di un cancello di servizio, accedendo ad un lato della proprietà e attraversando il giardino, ricco di siepi sagomate, alberi fioriti e statue dal dubbio gusto rappresentanti il padrone di casa nelle pose più disparate.

    Arrivati davanti ad una delle molteplici porte d’ingresso alla villa, il maggiordomo si voltò verso Ryu, scrutandolo dalla testa ai piedi prima di ritrovare la parola.

    Maggiordomo: “In casa, non sono ammesse armi, Signore. Inoltre dovrebbe rendersi più, ehm, presentabile prima di incontrare il Signor Gumbolt. Dubito però di avere abiti adatti alla sua taglia.

    Marcus Gumbolt: “Sciocchezze vecchio pinguino!” esordì una voce, prendendo alla sprovvista i due. Si spalancò la porta alle sue spalle mostrando il vecchio signorotto che prima aveva lanciato la sfida in piazza, il padrone di casa evidentemente “Il nostro ospite è un guerriero! Non lascerà farsi disarmare da nessuno… dico bene?” disse, offrendo a Ryu la mano per una vigorosa stretta di mano “Marcus Theodorus Gumbolt, duca di Black Drum e conte della vallata bianca di Drum. Figlio del compianto Consigliere Noland Theodorus Gumbolt e nipote da parte di madre di Santo Gyacord, Drago Celeste di Marijoa.

    Si era presentato con una spocchia degna di nota. Parola d’ordine egocentrismo.
    Il maggiordomo, zittito dal padrone e ferito nuovamente dall’appellativo pinguino, si era piegato a 90° al suo cospetto.

    Marcus Gumbolt: “Entriamo in casa, abbiamo molto di cui discutere. Pinguino, portaci qualcosa da mangiare e da bere. E porzioni abbondanti, non come tuo solito.

    Altra coltellata per il povero collaboratore domestico che incassò e si dileguò tra le stanze della villa, mentre Ryu veniva guidato da Marcus verso un enorme salone: solo quella stanza era grande quanto un intero appartamento, adornata con costosi arazzi alle pareti e quadri con i ritratti della famiglia Gumbolt, costosi pavimenti in marmo coperti da tre pellicce di orso bruno, sulla quale era poggiata una pesante e luccicosa scrivania in mogano e delle poltrone in pelle scura. Il tutto sembrava incredibilmente pulito, esageratamente pacchiano e schifosamente costoso.

    Marcus si accomodò dall’altro lato della scrivania, dando le spalle a degli imponenti armadi, sopra i quali pendevano appesi alle pareti un centinaio di teste di animali feroci, tutte di specie differenti. Il posto di Ryu era evidentemente una delle poltrone.

    Marcus Gumbolt: “Prima di lanciare la sfida a quello schifoso, ti ho adocchiato… so che io e te faremo grandi, grandissime cose insieme.” prese un sigaro da minimo 40cm da una scatola della scrivania, mettendola poi a disposizione di Ryu “Cominciamo dall’inizio… come ti chiami ragazzone? Sei un mercenario?

    Edited by ShinjiOP - 22/2/2024, 17:57
     
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    Ryu osservava attento l'ambiente sontuoso della villa dei Gumbolt, scrutando ogni dettaglio con la sua vista unica. La voce sprezzante di Marcus Gumbolt lo raggiunse, accompagnata da un'aria di superiorità che non passò inosservata al gigante dai capelli grigi e occhi bianchi.

    Accettò la stretta di mano del duca di Black Drum con fermezza, mantenendo la sua compostezza nonostante l'ego smisurato dell'uomo di fronte a lui. "Ryū", rispose con calma, "Non sono un mercenario. Sono un viaggiatore in cerca di opportunità."

    Rifletté per un istante sulle parole di Marcus riguardo alle "grandi cose" da fare insieme, valutando la situazione con cautela. "Posso essere di aiuto, ma non sarò usato come uno strumento per i vostri fini personali, nè diventerò un vostro tirapiedi a vita. Come il pinguino qui presente.", dichiarò con fermezza indicando al termine della frase il maggiordomo. "La mia lealtà va a chi merita il mio rispetto e la mia fiducia."

    Guardò intorno al sontuoso salone, notando le teste di animali esposte con disgusto. "Non ho bisogno di nulla da mangiare o bere", proseguì, "ma ho bisogno di risposte. Perché mi avete chiamato qui? Qual è il vostro interesse nei miei confronti?"

    La sua voce risonò con determinazione, mentre affrontava il duca e le incertezze che avvolgevano la sua presenza in quella villa di lusso. Si preparò mentalmente ad affrontare qualsiasi cosa lo attendesse, deciso a non essere manipolato o sfruttato dalle ambizioni altrui.




    Ho inserito un tiro carisma per amplificare la determinazione delle parole di Ryu
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      26/2/2024, 19:19
      Black_Crow
     
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    Marcus Gumbolt: "Ehi ma... TU SEI CIECO!" esordì, proprio mentre Ryu stava arrivando dritto al punto, con la proverbiale delicatezza di un elefante in un negozio di cristalli "Maledizione! Ho solo perso tempo!"

    Osservò meglio il ragazzone, accorgendosi di come egli seguisse con il capo i suoi movimenti, tanto da alzarsi dalla comoda poltrona per spostarsi, poi sorrise.

    Marcus Gumbolt: "Ho capito, deve trattarsi dell'abilità dell'Haki. Ne ho sentito parlare... " nuovamente e maggiormente interessato a Ryu, lo osservava mentre si rimetteva comodo "Pare che io abbia scovato la persona giusta..."

    Il cameriere entrò nella stanza, silenzioso, accompagnando un carrellino d'argento con su della cristalleria e qualche bottiglia di pregiati liquori.
    Versò il contenuto di una bottiglia in un bicchiere e lo porse al suo signore per poi uscire in silenzio.

    Marcus Gumbolt: "Serviti pure... un uomo che non beve del buon liquore non è degno di fiducia a mio parere!" solo dopo aver sorseggiato rumorosamente e con poca eleganza qualche sorso di super alcolico decise di andare finalmente al nocciolo della questione "Le leggi di questa città sono particolari: Black Drum è un'isola governata da un Re, sua maestà Ludovich Aragonian III, che si affida ad un consiglio di nove valorosi e scaltri cavalieri, chiamati Cavalieri delle Lumache. Ordine prestigioso di cui io modestamente faccio parte da generazioni, come mio nonno e mio padre prima di me." sollevò il dito dalla presa del bicchiere per indicare alcuni quadri, che Ryu non aveva notato perchè nella parete alle sue spalle, rappresentanti dei signorotti di altri tempi a bordo di quella strana lumaca gigante "La lumacavallo è il tratto distintivo di noi Cavalieri della Lumaca, una bestia rara che proviene dalla Rotta Maggiore." altro sorso di liquore "E ogni nove anni, si da la possibilità di eleggere i Cavalieri delle Lumache tra le famiglie più prestigiose del regno... e quando l'onore di queste famiglie viene messo in discussione da altri, l'unico modo per lavare via l'onta subita è con il sangue dell'avversario!" poggiò il bicchiere sul vassoio d'argento, aprendo poi una cloche che nascondeva una bellissima e perfetta torta al cioccolato, già tagliata in fette perfettamente simmetriche, afferrò la torta, non curandosi di offrirla al suo ospite, addentandola con gusto "Un tempo le battaglie si svolgevano tra Cavalieri, ma era un terribile spreco di sangue nobile... converrai con me!" sorrise, cercando complicità "Quindi ecco l'idea del nostro illuminato sovrano: i Cavalieri possono scegliere dei Campioni, dei guerrieri che li rappresentano e che tengano alto il nome della loro stirpe! Battendo in combattimento il Campione di un proprio contendente la famiglia vincitrice risulterà essere la più potente e rinomata... e sicuramente verrà eletta dal popolo per proseguire a supportare nostra Maesta."

    La sua dedizione al suo sovrano era palese anche agli occhi vacui di Ryu... Marcus sembrava visceralmente convinto dell'importanza di tutta quella faccenda, questo il giovane errante lo poteva affermare con certezza.

    Marcus Gumbolt: "Ed ecco che entri in gioco tu, amico mio..." sorrise biecamente "Gioisci, perchè sei stato scelto dal destino per portare alto il nome della mia famiglia! E per farlo ti metterò a disposizione tutti i mezzi necessari per combattere contro quel miserabile del tuo avversario... Lazzarus Lother è pur sempre il figlio primogenito di Lord Lother..." enfatizzò il nome del suo avversario con espressione e voce schifata "Buttarlo fuori dall'ordine dei Cavalieri è sempre stato il mio obiettivo... e tu mi aiuterai a realizzarlo." finì di ingozzarsi, buttando giù l'ultimo boccone con altro liquore "E ti aspetta una lauta ricompensa, ovviamente..."

    Piombò il silenzio... stava a Ryu adesso rispondere.
     
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    Ryu solleva lo sguardo verso Marcus Gumbolt, ascoltando attentamente ogni parola che esce dalle sue labbra. Anche se le sue pupille bianche non possono percepire l'espressione del duca, il tono della sua voce rivela abbastanza. "No, non sono cieco", risponde con calma, accettando la realtà senza esitazione. Non permette a nessuna reazione di sorpresa di sfiorare il suo viso, mantenendo la compostezza che lo caratterizza. - Haki? Cos'è questa cosa? - Si domanda senza però andare oltre, non è il momento.
    Ascolta con interesse la spiegazione di Marcus riguardo alla struttura politica di Black Drum, nodi legati alla storia e alla tradizione che si annodano come ragnatele nella mente di Ryu. La storia dei Cavalieri delle Lumache lo incuriosisce, e non può fare a meno di ammirare la dedizione del duca al suo sovrano e alla sua famiglia. Tuttavia, la richiesta di Marcus di diventare il suo campione lo colpisce di sorpresa.
    "Capisco", risponde Ryu con calma, prendendosi un momento per elaborare tutto ciò che ha sentito. "Sono onorato del vostro invito e della vostra fiducia in me. Tuttavia, devo prendere tempo per riflettere su questa proposta. La mia lealtà va a chi merita il mio rispetto e la mia fiducia, e devo essere certo che questa sia la causa giusta per cui combattere. Non posso rischiare che le consguenze delle mie azioni distruggano vite innocenti."
    Ryu alza una mano per interrompere qualsiasi possibile obiezione da parte di Marcus, "Non vi preoccupate, non ho intenzione di sprecare il vostro tempo. Prometto di darvi una risposta entro breve." Poi si alza lentamente, pronto a lasciare la villa dei Gumbolt per riflettere su ciò che gli è stato proposto.
    "Vi ringrazio per l'ospitalità e per l'opportunità offertami. Come detto al pinguino una volta ascoltate le vostre parole, mi sarei diretto alla locanda. Mi troverete lì se servirà. Io... Vi contatterò a breve", dice con cortesia prima di dirigere i suoi passi verso l'uscita, lasciando Marcus Gumbolt a meditare sulle sue parole. Almeno queste erano le sue intenzioni...
     
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