Tronco vivo (Pleasure Town)

Area di ruolata

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    Seguendo il cameriere, erano saliti tutte sulle rondini di terra, pennuti caratteristici del posto che permettevano di essere cavalcati e di raggiungere dunque posti lontani in tempi più veloci. Goro aveva ascoltato ed accolto le risposte di tutti: almeno per quel momento avrebbero continuato a condividere idee e obiettivi. Non si fidava ancora di tutti e la priorità era mantenere salva la sua pelle e quella di Jyuro, ma sapeva che da soli non sarebbero arrivati lontano e, soprattutto, non avrebbero potuto farla pagare a quei bastardi Marines della locanda.

    << Sali con me, fratellino.>> aveva detto a Jyuro, tendendogli la mano dopo essere salito in groppa ad una delle rondini. Il fratello era rimasto in silenzio per qualche motivo, assecondando le sue indicazioni e, insieme agli altri, erano partiti alla volta del covo di questo fantomatico Akil.

    "Che tipo sarà?" si interrogava; nonostante il suo aspetto stravagante e incasinato, gli piaceva avere tutte le informazioni del caso e non sottovalutare nessuna variante. Non era detto che Akil sarebbe stato lì ad accettare il loro aiuto e di aiutarli a sua volta, quindi aveva deciso che gli serviva qualcosa da usare a suo vantaggio nell'evenienza che l'incontro non andasse per il verso giusto.

    "Mal che vada minaccerò di tagliare l'orecchio al cameriere. Poco male.."

    I dubbi di Goro vennero ben presto confermati, e nemmeno tanto visto che erano passate 2 ore di cavalcatura. Dopo essersi lanciati giù da un dirupo ed aver attraversato l'ingresso di una caverna erano infatti arrivati ad una casetta in legno dove, dopo l'annuncio del cameriere, vennero accolti da un uomo sulla quarantina e dalla canna del suo fucile puntata proprio addosso a loro.

    "Ti pareva..." pensò, pronto ad afferrare il cameriere innocente per il collo, quando proprio il ragazzo scattò in avanti interponendosi tra Akil e il gruppo, proprio sulla linea di tiro del fucile. Il cameriere spiegò la situazione e, in qualche modo, sembrava avere smorzato l'aggressività di Akil, che però esigeva maggiore chiarezza. Goro allora fece un passo in avanti, muovendosi lentamente ma in maniera decisa per portarsi davanti al gruppo. Non era il leader di quel manipolo di scalmanati, non gli interessava nemmeno esserlo in quel momento, ma non poteva rischiare che la situazione degenerasse ancora una volta. Non era sicuro che Akil fosse da solo, e l'uomo era l'unica occasione che avevano, almeno in quel momento, per potersi vendicare dei Marines ed evitare di finire nuovamente in cella o, peggio, sotto terra.

    << Hai ragione, non ci conosciamo, ma come ha detto il ragazzino sembriamo avere qualcosa in comune! Quei marines ti stanno cercando e, se sei stato costretto a nasconderti qui, significa che non vuoi farti trovare, ma anche che non hai modo di poterli togliere di mezzo. Possiamo darti una mano a risolvere il problema, se prometti di aiutarci. Ci fai entrare?>>

    Sorrise deciso verso l'uomo, indicando la casetta alle sue spalle con l'indice della mano destra. Se Akil avesse accettato, la sua abitazione sarebbe stata l'ideale per un briefing e per studiare l'eventuale piano d'attacco.
     
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    Le parole avevano convinto il giovane spadaccino e come lui anche gli altri, seppur con motivazioni diverse, ci saremmo mossi ancora come gruppo. Una volta pronti ed in sella a quelle peculiari cavalcature, partimmo al seguito della giovane guida; presenza che si sarebbe rivelata presto una fortuna, tanto quanto quelle delle rondini: considerando il tragitto percorso.
    Attraversammo velocemente la parte centrale della città, immersi poi nel pieno spettacolo della natura rigogliosa dell'isola, con tanto di ritrovo per migliaia di Rondini selvagge. Le quali rendevano quella zona decisamente caotica, ma la nostra destinazione era lontana un paio d'ore dal ritrovo, quando la guida fermò la corsa delle rondini con un fischio giusto prima di un dirupo; lo stesso dal quale al seguende comando della guida le rondini si apprestarono a saltare giù.
    Un salto di 6 metri e atterrammo senza alcun problema dinanzi l'ingresso di una caverna abilmente celata dalla natura stessa. Non conoscevo Akill,ma sapeva scegliersi i nascondigli sopratutto considerando lo scenario all'interno.

    Da un posto simile anche solo noi due fratelli potremmo controllare quest'isola nell'ombra.

    Sarebbe stato bello ma a tempo limitato, poi passato l'interesse sarei finito col passare all'avventura successiva, finivo sempre col provare quella sensazione, sentire quella voce, ricordare quel volto, alla fine ciò che resta e che percepisco e l'impellente istinto di andare avanti, fosse anche solo un passo, un villaggio, un'isola o un mare intero.

    Niente male sto posto vero, fratellino? Dici che le rondini sopravviverebbero ad altre isole e climi? Ne voglio una.

    L'ultima frase si concluse con uno strano sguardo ed una leggero rivolo di bava che si andava accumulando all'angolo della bocca. Dissi rivolgendomi a Gin affinché solo lui potesse ascoltare e dibattere.
    L'unico in grado d'intuire che il pensiero di che sapore potesse avere l'animale mi era frullato per la testa tra le altre cose: del resto erano cavalcature incredibili, quel viaggio l'aveva dimostrato ampiamente, nell'imprevedibilità del mare ero pronto ad onorarne la morte con un arrosto.
    Al segnale della guida, scendemmo dalle cavalcature e fu allora che colsi l'occasione per avvicinarmi a Gintoki e parlargli sgranchendomi le gambe al tempo stesso; tempo in cui la guida legò tutte le rondini ad un albero nei pressi, per poi continuare a condurci all'interno della caverna sino all'arrivo in una grotta naturare e con essa un piccolo ruscello, della vegetazione e persino della luce naturale.

    Sempre meglio

    In tutta quella meraviglia c'era anche una piccola casa in legno verso cui il giovane uomo si diresse senza esitazione, affermando che Akill fosse lì dentro e fece per chiamarlo. Il ricercato non si fece vedere subito, mostrandosi solo dopo con un fucile alla mano che puntava contro di noi, giustamente sospettoso non conoscendo nessuno di noi, pronto a combattere nella falsa convinzione di non aver altra scelta.
    Grazie all'intervento della guida sembrava ancora esserci una finestra di dialogo con l'uomo, evidentemente preoccupato per questo John, tanto dal non fargli premere il grilletto. Goro colse subito l'occasione rivolgendosi ad Akill dopo essersi avvicinato a quest'ultimo di qualche passo, tanti quanti necessari a superare il cameriere che aveva provato a farci da scudo.

    Io voglio sapere del bastardo con la Bandana e le due pistole, c'era anche uno smilzo con lui. Erano loro alla locanda, visto che ti cercano in tanti sai di chi parlo?

    Mi ero semplicemente aggiunto a Goro, così da dare ad Akill qualche nozione in più che lo tenesse impegnato tanto da tenere il dito lontano dal grilletto, ma prima di proseguire con quanto avessi da dire, osservavo attentamente l'uomo per capire fin dove potessi spingermi per incuriosirlo tanto da portarlo dalla nostra e non contro.

    John dovrebbe cavarsela, se ascoltassi quanto successo avresti i dettagli. Stiamo facendo tutti uno sforzo qui, non reagisco bene quando mi puntano contro un'arma e ancora meno quando mi associano alla feccia.

    Conclusi la frase quasi ringhiando, quindi una breve pausa per riprendere un tono meno emotivo.

    Dentro o fuori è irrilevante, farai bene però a saltare i convenevoli e rilassarti anche senza fidarti, potremmo non avere tutto questo tempo da perdere.

    Senza nemmeno mentirgli una volta, ero soddisfatto del mio intervento, sperando che il tipo d'approccio, così come le parole avessero svolto la loro parte e convinto quanto meno l'uomo ad abbassare il fucile per assecondare noi e la sua curiosità, per capire esattamente cosa fosse accaduto e magari elaborare direttamente una qualche strategia insieme, non mi sarebbe dispiaciuto sapere di più anche di Akill, magari alla fine di quell'avventura, sapere qualcosa in più potrebbe condizionarne in parte il finale.

    SPOILER (click to view)
    ShinjiOP Ho lanciato comunque al carisma vista la natura finale del post ove provo una sorta di supporto/persuasione. ovviamente poi sta te vede se tenerne conto o meno. inoltre credo di aver chiuso io il giro, quindi sta a te!

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      10/3/2024, 16:28
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    Akil: "Dunque è così che è andata..."

    Le parole dei suoi visitatori e il racconto di Edmond (il giovane cameriere) convinsero il vecchio ad abbassare l'arma e ascoltato quanto successo nella locanda di John, Akil sembrava molto più rilassato al cospetto del gruppo.

    Si erano tutti accomodati in casa: era uno spazio abbastanza piccolo, pensato probabilmente per una sistemazione temporanea... ma c'era abbastanza spazio per stare tutti in casa, sparsi tra divani, poltrona e a tavola.
    Fuori dalla casa, alle spalle dell'ingresso, Akil aveva iniziato a piantare parecchie tipologie di verdure e persino qualche albero da frutto.

    Akil: "Non so se è stata fortuna o semplicemente il destino a farci incontrare, ma sono contento che uno di quei gabbiani sia morto... permettetemi di presentarmi..."

    Edmond: "M-Ma quindi non sono amici tuoi?!"

    Akil: "Io sono Akil "l'agricoltore", della ciurma delle Lance del Mare. Ricercato vivo o morto per 14.000 di Berry e attualmente in fuga dai marine." osservò il ragazzo "Certo che no, stupido ragazzo... ma il tuo errore potrebbe rivelarsi utile." lo sguardo iniziò a studiare meglio i presenti "Permettetemi di raccontarvi tutto dall'inizio."

    CITAZIONE
    //GdR OFF: tutti voi potete decidere di avere le seguenti informazioni sulla ciurma della Lance del Mare: sono una ciurma pirata di predoni e assassini, diventati famosi per i loro furti e le loro mancanza di umanità e compassione. Ultimamente sono stati annientati dalla marina, a seguito di un attacco che ha praticamente distrutto un intero villaggio sull'isola di Minion.

    Akil: "Come forse qualcuno di voi sa già, la ciurma delle Lance del Mare non esiste più... iniziammo con dei piccoli furti ai mercantili, poi iniziarono a chiamarci pirati e in breve tempo diventammo tra i criminali più periolosi di questi mari. Ma l'avidità ci ha spinto troppo oltre." Akil iniziò a passeggiare per la stanza, offrendo una tazza di caffè caldo a chi ne avesse avuto voglia "Durante il nostro ultimo raid, devastammo un intero villaggio. Avevamo recuperato un cospicuo bottino, un carico proveniente da chissà dove era appena arrivato in quel porto dimenticato dagli Dei... e dentro uno scrigno trovammo un Frutto del Diavolo." fece una pausa, per valutare l'espressione dei presenti "Anche noi non potevamo crederci. In molti a bordo ambivano ad ottenere i poteri che un frutto del genere regala a chi lo ingerisce... ma non conoscevamo che tipo di poteri potesse dare ed erano nati i primi scontri tra i membri della ciurma, quindi il Capitano decise che sarebbe stato venduto e il ricavato sarebbe stato equamente suddiviso come il resto dei tesori." pensieroso, versò anche per se del caffè "Scelta saggia, che tutti noi accettammo. Ma vendere una merce del genere non è facile, devi avere le conoscenze giuste... il Capitano conosceva un tizio, un certo Enigmo... aveva accettato il prezzo di 3 miliardi di Berry. Avevamo un appuntamento con lui a largo di Flevance, il Capitano si fidava di lui. Che stupidi imbecilli..." bevve un sorso, con volto turbato "Invece di Enigmo, ad aspettarci c'era la marina. Siamo stati presi alla sprovvista e fummo annientati. Neanche la nostra nave si salvò dall'attacco... io e altri due membri della mia ciurma riuscimmo a scappare per pura fortuna, presumo. Ci ritrovammo sulle spiagge di Flevance, naufraghi e sfiniti... io, Josh "forcale arruginito" il nostro cuoco e il nostro vice Pedro "testa martello". Riuscimmo a fuggire con un forziere d'oro, un forziere di gemme e il forziere del Frutto. Per gli altri non c'era niente che potessimo fare, quindi decidemmo di dividerci e nasconderci... convinti che i marine non ci avrebbero cercato." altro sorso amaro "Altra scelta stupida: Josh venne trovato a bordo del treno marino e fatto fuori dai marine durante la sua fuga. Fu lì che capimmo che l'obiettivo dei Gabbiani non era distruggere la nostra ciurma, ma recuperare quel Frutto del Diavolo... e ad averlo era Pedro." quelle sui suoi occhi, erano lacrime? "Tutta la mia ciurma distrutta per colpa di quel maledetto Frutto e quel maledetto Enigmo! Come se non bastasse, proprio qualche giorno fa Pedro è stato catturato dai marine... e in qualche modo quel bastardo con la bandana e i suoi hanno fiutato la mia presenza qui, arrivando a John di Tronco Vivo. Questo vuol dire che Pedro ha nascosto il Frutto prima di essere catturato e lo stanno ancora cercando. Probabilmente lo stanno torturando proprio in questo momento per riuscire a trovarlo..."

    Fece un respiro profondo, quasi liberatorio, dopo aver terminato il racconto.
    Si lasciò cadere sulla sua poltrona, osservando i presenti poco dopo... ravanando in una delle tasche del suo gilet, tirò verso Goro e Kintoki qualcosa: due gemme scintillanti.

    Akil: "Consideratelo un regalo per aver ammazzato uno di quei bastardi... ma ho nascosto uno scrigno pieno di quelle gemme... e sarei felice di darlo a voi in cambio di una mano: io voglio liberare Pedro dalla base della marina di Flevance, prima che venga trasportato a Last Camp e poi a Impel Down. E' l'ultima occasione che ho per salvarlo... e una buona occasione anche per vendicarsi di quei bastardi no? Che ne pensate?"

    CITAZIONE
    //GdR OFF: Goro e Kintoki ottengono
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    "Tieni fermo questo coso!"

    Disse verso Kenan visto che i due avrebbero viaggiato insieme.
    Tom aveva preso un secchio vicino per usarlo a mo' di scalino per poter arrivare più comodamente sulla sella del pennuto.
    Non si sarebbe fatto aiutare perché basso, ne valeva del suo onore.
    Una volta sopra però, al dir il vero, al nano non dispiaceva sentirsi così in alto e poi c'è anche da dire che il piumaggio di queste rondini di terra era piacevole al tatto. Cominciò a ridersela mentre passava la mano sopra al pennuto per accarezzarlo.

    "Eheh!"

    Per fortuna era molto tranquillo l'animale e abbastanza forzuto da non avere problemi a trasportare un mezz'uomo e una femminuccia. Avrebbe poi sperimentato anche la loro velocità durante il tragitto. Le redini le teneva il ragazzo alle sue spalle e di certo non era abbastanza alto da poter usufruire delle staffe e se non fosse stato per una sorta di corno sull'estremità della sella dove tenersi ad una certo punto del tragitto il gruppo avrebbe potuto perdere Tom. Non che se fosse successo sarebbe stato un male per loro.

    Il viaggio proseguì tutto liscio.
    La cavalcatura non aveva alcun problema con il terreno impervio e neanche con altezze considerevoli, soprattutto per uno basso!
    Il salto fu inaspettato. Tom si stava godendo il venticello nella barba, il paesaggio e il cinguettio degli uccelli... Mai avrebbe pensato che al fischio del cameriere potesse succedere .... quello. Completamente distratto realizzò cosa stesse per succedere nell'attimo in cui le zampe degli uccelli diedero la spinta per saltare. Il cuore in gola, la bottiglia in una mano e l'altra salda nella presa sul "corno".

    "UOOOOOOOOOOOOOOO!"

    Quel salto di sei metri durò qualche secondo, ma quel lasso di tempo a mezz'aria sembrò durare qualcosa in più, così da poterselo gustare meglio nel caso fosse piaciuto o viceversa, elencare tutti i propri avi in cerca di perdono.

    "CAZZO!"

    Si voltò per guardare in volto Kenan.

    "Facciamolo di nuovo!"

    Nessuno avrebbe dato corda a quel bambino troppo cresciuto di Tom.
    Di sotto si trovava l'ingresso di una caverna e a quanto pare eravamo arrivati dopo due ore di viaggio alla nostra destinazione.

    "Bravo.?.. Brava?... Vabbè ottimo uccello!"

    Nel frattempo il gruppo cominciò ad addentrarsi nella caverna.
    Cominciando a sentire sbraitare si allontanò dai pennuti per avvicinarsi agli umani.

    "Ecco che inizia la parte noiosa.."

    Il fatto che abbia tenuto sotto mira quelle testa calde per un po' con un fucile non gli garbava, ma Goro con le sue parole e il suo atteggiamento sprezzante riuscì almeno a fargli abbassare l'arma e lasciarli accomodare.

    "Già va meglio."

    Nessuno è a proprio agio con un arma puntata contro.

    Akil a quanto pare era un pirata di una ciurma, a detta sua, conosciuta in quei mari.
    Tom seduto sul divano ascoltava il racconto perché non aveva di meglio da fare. Non disse una parola anche se le sue espressioni facciali su alcune cose parlavano da se. Sicuramente gli occhi sbarrati a sentire quella cifra...

    "Lance di mare... Akil l'agricoltore...
    Frutto del diavolo? Sarà un qualcosa di esotico?
    TRE MILIARDI?!?! Che razza di frutto è!?!?
    Che idioti... Finire così in un'imboscata..."


    Finito il racconto questo lanciò due gemme a Goro e Kintoki per ringraziarli di aver ucciso uno dei marines.

    "Ma se questa fighetta non ha fatto nulla!

    Riferendosi a Goro.

    Almeno tre di loro non potranno più avere eredi per merito mio, quindi dovrei avere almeno tre gemme!"

    Incrociando le braccia sul petto con un'espressione contrariata sul volto.

    "Per quanto non mi stiano per nulla simpatici i Marines...
    Ti credi che siamo stupidi abbastanza d'assaltare una loro base per liberare un tuo compagno di cui non ci frega nulla?
    Le ricompense non valgono nulla se ci muori nel tentativo!
    Almeno hai un piano scava patate?"


    Tom aveva tagliato corto.
    C'era anche da tener conto la possibilità di ritrovare quel frutto da tre miliardi.

    Ho integrato dal giro precedente.
    Ho scelto di non sapere le notizie di Minion o succedeva un altro casino essendo Tom originario di quell'isola.
     
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    Ash stava un po' meglio. Diciamo che una cavalcata a spron battuto su una rondine di terra lanciata a tutto gas (non letteralemente grazie al cielo, altrimenti chiunque mi stesse dietro avrebbe avuto un'esperienza davvero poco gradevole...meh, affari suoi in caso, o quantomeno mi piacerebbe dirlo ma fra loro potrebbe ancora nascondersi qualche nuovo musicista per la mia band...o qualche groupie, o un agente. Sarebbe meglio evitare di creare dissidi), dicevamo, una cavalcata al galoppo (o al volo? Vabbè, andiamo avanti) aveva fatto passare via la malinconia improvvisa di Ashlove come la polvere alzata dalle rondini soffiata via dal vento.

    "Puf...e sparisco" mormorò Ash con un sorrisone, affettando un accento e una voce discretamente acuta e squittente, a imitazione di quella di un grande interprete di una delle migliori rivisitazioni in chiave umoristica di tutti i tempi. Cara vecchia Compagnia del Verginello, quanto mi avete fatto divertire. Spero davvero che arrivino in produzioni anche gli ultimi due spettacoli, sarebbe EPICO.

    Con un sospiro di felicità, Ashlove si rifocalizzò su quanto stava accadendo, dato che sembrava fossero finalmente arrivati a destinazione, o quantomeno abbastanza vicini da dover abbandonare le loro cavalcature.

    "Eeeeeraaaaa oooraaaaa, dopo diecimila anni passati là sopra uno si ritrova con la schiena tutta incriccata" borbottò Ash, saltando giù dalla rondine e massaggiandosi il fondoschiena con una piccola smorfia di dolore in viso, per quanto fosse comodo per gli spostamenti e senza dubbio esilarante nel sentire il vento in viso, cavalcare per ore NON era il suo modo preferito di viaggiare.

    Nossignore.

    Seguendo il cameriere (spia? Ribelle? Giovane virgulto con malriposte affiliazioni?), Ash entrò nella caverna davanti a cui si erano fermati, notando come fosse ben nascosta dal terreno circostante, al punto che a meno di inciampare e caderci dentro era praticamente impossibile trovarla.

    Roba che montando un palcoscenico appena più avanti, utilizzando il fumo nella giusta posizione e quantità, qualche luce disposta strategicamente, potrei fare un'entrata in scena di quelle memorabili...d'altronde, come diceva quel tizio pelato con la testa grossa e i capelli blu, la differenza fra un artista e un super artista è l'entrata in scena. sorrise Ash, prima di iniziare a cantare con voce profonda e risuonante una delle poche canzoni non da marinaio che aveva sentito sulla Ocean Grudger, la nave su cui era cresciuto.

    "Lontano su,
    Nebbiosi monti gelati,
    In antri oscuri
    E desolati.
    Ruggenti spire
    suuuulle veeette,
    Dei venti il pianto,
    neeella notteee..."


    Non era la più melodiosa e musicalmente intensa delle canzoni, ma ragazzi se era potente, e particolarmente azzeccata all'atmosfera corrente.

    Arrivando in fondo alla caverna e trovandosi davanti un laghetto e una casupola, chi più chi meno tutti rimasero sorpresi, anche se il premio per il più sorpreso probabilmente se lo beccò Edmond (nome del giovane virgulto), quando aprendo la porta si ritrovò la canna di un fucile puntata sul testicolo sinistro, per poi scoprire con suo enorme shock che a quanto pare lo strambo gruppo capitato per caso nella locanda in cui lavorava non era davvero amico di Akil.

    Mamma mia.

    Che tremenda e inaspettata sorpresa.

    Questo era quello sveglio della cucciolata mi sa.

    Con un mezzo sogghigno Ash si sedette su un asso sporgente dall'erba vicino alla casa, con zero intenzioni di partecipare alla discussione e tutta l'intenzione di godersi un momento di tranquillità...almeno fino a quando Akil non se ne uscì con una storia strappalacrime e una richiesta strappa sanità mentale.

    "Ehi vecchio, la conosci la storia del pirata matto scocciato sul piedistallo? No? Ecco, allora scendi che te la spiego" disse Ashlove, parlando per la prima volta da quando Akil era comparso. Anche gli altri del gruppo avevano espresso un parere simile, in maniera più o meno colorita.

    Su questo Tom per adesso l'ha vinta direi, anche se la mia battuta era molto più graffiante ed elegante.

    "Le tue gemme ci possono servire a ben poco, come diceva il capellone alto, ma a meno che la solitudine e la tristezza non ti abbiano fatto completamente ammattire devi per forza avere un qualche tipo di piano per convincerci a partecipare invece di torturarti per farci dire dove sia sto benedetto forziere di gemme, no?" concluse Ash con voce tranquilla, facendo roteare uno dei suoi aculei fra le dita e provando la punta con un dito nel pronunciate l'ultima frase.

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    Le parole furono sufficienti a far abbassare la guardia al ricercato, abbastanza da poterci accomodare tutti all'interno della piccola casa, ove ci sistemammo il tempo che il giovane garzone aggiornasse Akil su quanto accaduto alla locanda dello zio.
    Mi diressi in direzione del divano, facendo cenno a Gin di seguirmi: il ricercato andava sempre più rilassandosi con l'avanzare del resoconto, a breve sarebbe stato lo stesso Akil a prendere parola, avrei preferito sfruttare quel tempo per permettere a mio fratello di controllare e sistemare la ferita ancora aperta.

    Brother credo sia meglio se controlli tu la mia ferita. Da solo non riesco a sistemarla.

    Lasciando che mio fratello svolgesse il suo operato, ascoltai quanto Akil avesse da dire e successivamente anche le reazioni degli altri componenti del gruppo.
    Conoscevo già qualcosa e dallo sguardo sul volto di Gin, dedussi che anche lui ricordava delle nozioni che confermavano il passato di Akil. Lo stesso, però, rivelò anche altre cose decisamente più rilevanti; finendo con quello che si aspettava da noi.

    Il troppo stress lo avrà fatto impazzire.

    Non avrei messo a rischio la libertà o la vita mia e di mio fratello per tutto l'oro del mondo, non avrei mai appoggiato un'idea simile. Dal suo stesso racconto al ricercato non restava che un forziere di gemme, una delle quali la stavo giusto rigirando tra le mani, guadagnata dallo stesso Akil per pura simpatia per aver ucciso uno dei marine.

    Non ha uomini, risorse o tempo per aver pensato a qualcosa di valido. Se crede davvero che accetti un suicidio per uno di quei frutti o per vendetta, si vede che non è un personaggio lungimirante.

    Tant'è che Tom ed Ash espressero in modo piuttosto rapido ed esplicito che senza un piano all'altezza dell'impresa, non avrebbe convinto nessuno dei presenti, mentre osservavo le reazioni di tutti, cercando d'interpretarle prima di udirle, voltai lo sguardo verso Gin, così da sapere cosa ne pensasse lui di tutta quella storia. Certo Akil aveva ancora da esporre il piano prima che potessi valutare con criterio i nostri prossimi passi.

    Mi sono scelto proprio una bella preda problematica. Forse sarebbe più facile usare l'agricoltore come esca, se questo è il suio caso, sarà per forza lui a mostrarsi..

    QUOTE
    Kintoki ripone nell'inventario

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    Attendendo una risposta da parte di GIn, continuai semplicemente ad osservare lo sviluppo della situazione, sempre abbastanza vigile da poter reagire in tempo a qualsiasi tipo d'evoluzione del momento.
     
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    Come si poteva immaginare, l'accoglienza di Akill non fu delle migliori, dato che ci accolse puntandoci contro un fucile; non che gliene si potesse fare una colpa dato che trovarsi invaso il rifugio da una decina di sconosciuti e che era tutt'ora braccato dalla marina, ma dopo un breve dialogo con mio fratello e Goro decise di farci entrare.

    Una volta dentro mi accomodai vicino a Kin e iniziai a sistemargli la ferita, che grazie alla lunga cavalcata si era nuovamente riaperta

    Forse sarebbe stato meglio riposare prima di partire subito

    CITAZIONE
    Gintoki cura Kintoki facendogli recuperare un cuore
    Medicina di base
    Kintoki recupera 1 :c:

    Mentre ascoltavo il racconto del pirata, perché di questo si trattava, cominciai a ripulire, chiudere e fasciare nuovamente la ferita di Kin e più ascoltavo il racconto più capivo come mai una ciurma famosa fosse stata annientata facilmente, erano un gruppo di sprovveduti.

    Dallo sguardo che scambiai con mio fratello era palese che avesse riconosciuto il nome della ciurma di Akille e via via che la conversazione proseguiva, che pensasse anche lui che erano stati degli sprovveduti e questo li aveva portati dove stavano ora. Nella fossa.

    Quindi vorrebbe che assaltassimo una guarnigione di marine? Per quanto la ricompensa sia ingente è un'idea stupida e l'averci informato preventivamente che ha un forziere pieno di gemme dimostra una volta di più quanto sia poco lungimirante. Ora che lo sappiamo nulla ci impedirebbe di torturarlo fino a rivelarci dove si trovi e poi ad usarlo per attirare i marine

    Appena terminata la medicazione, scambiai nuovamente uno sguardo con mio fratello e vidi che se non la stessa cosa aveva pensato probabilmente qualcosa di simile.

    Hai qualche uomo da poter utilizzare o un aggancio sul posto? Oppure un piano più concreto? Non puoi credere che solo noi possiamo prendere d'assalto un'intera guarnigione e come puoi vedere

    Feci un segno per indicarci

    La metà di noi è troppo riconoscibile anche per tentare solo di infiltrarsi. Se quello che vuoi è evitare la prigione al tuo compagno forse converrebbe assaltare il trasporto, che sia via nave o treno, piuttosto che la guarnigione

    Attesi la risposta di Akill fissandolo

    Edited by Galail - 31/3/2024, 23:56
     
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    Il visone non fu l'unico a cercare di interagire con Benedict: anche il tizio privo di sensi, una volta ripresosi, si rivolse a lui, ma questi si limitò a ignorarlo e a starsene in disparte in sella alla sua rondine, mentre il resto del gruppo ultimava i preparativi per il viaggio. Tale scelta, in un certo senso, si rivelò corretta: di lì a poco, tutti si misero in marcia con le proprie cavalcature, guidati dal giovane cameriere, e Benedict ne approfittò per accodarsi in una posizione defilata ed evitare altre conversazioni con i presenti. Non aveva intenzione di condividere informazioni qualora non fosse stato strettamente necessario o vantaggioso per la sua persona, pertanto si limitò a procedere in silenzio in coda al gruppo, ignorando le occhiate di chi di tanto in tanto si interrogava sul motivo della sua presenza, sul suo rapporto con gli altri e soprattutto sulle sue intenzioni. Che, al momento, rimanevano invariate.

    Per ora, tanto vale restare con loro e osservare come si evolve la situazione... Se ci saranno opportunità da cogliere, sarò pronto a farlo, altrimenti sarò sempre in tempo per svignarmela.

    Con questi pensieri, Benedict si concentrò sull'impugnare nel modo più corretto le briglie, conducendo il gigantesco pennuto lungo la strada insieme agli altri e correggendone la traiettoria quando ne percepiva il bisogno. Intorno a loro, la cacofonia generata dai versi delle rondini si fece via via più insistente in un primo tempo, per poi dissiparsi mano a mano che avanzarono in una nuova zona dell'isola: dopo circa due ore, arrestarono il cammino su indicazione della loro guida, in prossimità di una nuova caverna. Qui smontarono dalle bestie, conducendole a piedi, prima di essere "accolti" da un nuovo volto: il tanto chiacchierato Akil si presentò con un fucile spianato e chiarì subito a chi li aveva condotti al suo nascondiglio che non erano ospiti graditi, né sue conoscenze. Il cameriere e il pirata canuto, in compenso, si affrettarono a calmare la situazione e il conflitto cessò ancor prima di accendersi. Con un inatteso plus: per come si erano susseguiti gli avvenimenti, apparentemente, Benedict non avrebbe avuto bisogno di giustificare la bugia raccontata all'interno della locanda. Anche il fatto che aveva derubato l'inconscio locandiere, un alleato di questo Akil, passò ignorato.

    Due problemi in meno da gestire, ottimo. Ora non resta che sentire cosa ha da dire.

    E di cose da dire il pirata - tale si rivelò essere, nonché membro di una ciurma nota a Benedict - ne aveva eccome: raccontò al gruppo di quanto accaduto ai suoi compagni, di un carico perduto contenente oro, gemme e anche un Frutto del Diavolo, della trappola tesa dalla marina e di quelle che sospettava sarebbero state le prossime mosse degli uomini con cui si erano scontrati. E chiuse il discorso con una proposta, una richiesta ai limiti del folle: estrarre il suo compagno prigioniero da una base della marina, in cambio di un forziere pieno di gemme, due delle quali donò al canuto e al visone tigre che in precedenza si era rivolto a Benedict. Che a questo punto si trovava dinanzi a un dilemma: come comportarsi? Cacciarsi nei guai con i marines di sua sponte non era certo un piano che avrebbe intrapreso di sua iniziativa, nemmeno per la promessa di una ricca ricompensa. Ma in questo specifico scenario, una possibilità alternativa non poteva fare a meno di delinearsi nella sua testa: se il gruppo avesse deciso di farlo, cosa gli impediva di aggregarsi, lasciar correre a loro tutti i rischi del caso e uscirsene con una cospicua parte del maltolto?

    Ammesso che questa combriccola dia retta al vecchio e non lo sgozzi sul posto... Di certo non dipende da me.

    Essendo isolato e in minoranza, le sue opzioni effettive, di fatto, erano piuttosto limitate: andarsene ora - rischiando peraltro di inimicarsi parte dei presenti - o attendere la decisione collettiva e comportarsi di conseguenza. E la prima delle due, oltre al rischio che comportava, non gli avrebbe portato alcun tipo di guadagno. Pertanto rimase in silenzio, defilato e rimandò la sua decisione, in attesa che il canuto e gli altri si pronunciassero.
     
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    Goro ascoltò le parole di Akil con attenzione, ma il fervore dell'uomo non lo aveva scosso di un millimetro. Era un mondo crudele, lo sapeva lui e lo sapeva suo fratello.

    "E adesso lo sa anche lui."

    Allungò la mano per ricevere la gemma, ascoltando contemporaneamente le lamentele di Tom ad Akil mentre diceva di meritarne almeno 3. Ignorò il fatto che il nano lo avesse chiamato fighetta e con espressione neutra lanciò la pietra verso di lui senza nemmeno soppesarla. Se Akil aveva davvero un forziere, una in più non faceva differenza. Inoltre, quel fantomatico frutto del diavolo valeva miliardi.

    CITAZIONE
    Goro lancia Gemma Preziosa a Tom Ato.

    "Potrei costruire un esercito con quella somma e farla pagare a quei bastardi che hanno tolto la luce dagli occhi di Jyuro. Ma cosa fare?"

    Ascoltò le obiezioni di tutti gli altri, e aveva pensato la stessa cosa. Erano folli, letali e sprezzanti del pericolo, certo, ma quella di Akil era una proposta suicida che non portava nessun vantaggio. Fece un passo in avanti dunque, reiterando il concetto all'uomo che stava provando a reclutarli.

    << Hai capito l'antifona, senza un piano convincente non muoveremo un dito. La nostra priorità era uscire vivi da quella locanda e ci siamo riusciti; bandana e lo smilzo possiamo rintracciarli in cento altri modi che non comportino la nostra cattura, e fidati che moriranno. Dimmi quindi, hai un piano o no? >>
     
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    Akil accennò un sorriso, nel sentire le giuste reazione dei presenti.
    Probabilmente si aspettava di ricevere un minimo di confronto una volta ricevuta la sua proposta.

    Akil: "Certo che ho un piano..." disse, cercando con quella frase di dissolvere i legittimi dubbi di tutti "Vedete, l'avidità non è un desiderio che appartiene solo ai pirati... ho incontrato una cerca recluta marine squattrinata e a cui piace giocare d'azzardo e... in cambio di alcune delle mie gemme, sono riuscito a conoscere l'itinerario e gli orari della scorta di Pedro."

    Spostandosi nella stanza della cucina, tirò fuori un piccolo annaffiatoio da uno sportello in basso, iniziando a riempirlo con dell'acqua direttamente dal rubinetto.

    Edmond: "Signor Akil, scusi se interrompo... potrei tornare alla locanda? Sono un pò preoccupato per il signor John... e poi ho lasciata la mia collega svenuta dietro il bancone e..."

    Akil: "No." disse categorico "E' troppo rischioso tornare lì adesso e rischi di dare nell'occhio e farci scoprire proprio adesso dalle guardie. Tu starai qui per un pò, John se la caverà."

    Riempito l'annaffiatoio, iniziò ad abbeverare alcune piante in vaso che teneva sul cornicione della finestra, dando un'occhiata verso l'esterno.
    Edmond non ebbe il coraggio di replicare, tornando nell'angolo buio della stanza dalla quale era sbucato.

    Akil: "Dicevo... la base della marina di Flevance si trova al centro della città, non troppo lontano dall'ospedale. Trasporteranno Pedro fino ad un porto secondario posto sulla costa nord dell'isola, saliranno su una nave da guerra che attraccherà direttamente a Last Camp." lo sguardo si fece serio "Non so se conoscete quel posto, ma è una fottutissima fortezza, inespugnabile per gente come noi... così come sarebbe inutile provare ad attaccare una nave da guerra della marina a largo. Non avremmo alcuna possibilità senza una nave abbastanza veloce e armata e un equipaggio abbastanza numeroso... e non credo che voi abbiate a disposizione questi mezzi, giusto?" attese una risposta, anche solo un cenno, per proseguire il suo discorso "In definitiva, se Pedro raggiungerà quel porto e salirà a bordo di quella nave, per noi sarà impossibile salvarlo... quindi, dobbiamo intercettare la scorta di Pedro dal tragitto che va dalla base della marina di Flevance al porto a nord dell'isola. Ci saranno pochi marine rispetto a quanti ce ne troveremmo contro attaccando la base o la nave da guerra." il pirata rimase silenzioso per qualche attimo, studiando l'espressione dei presenti "Il gruppo di gabbiani attraverserà una zona mineraria in disuso... pare che il materiale bianco caratteristico dell'isola si sia esaurito in quella zona. La mia idea è di attaccarli lì e sfruttare la conformazione del terreno e l'effetto sorpresa per ammazzare quei bastardi, liberare Pedro e filarcela verso il mare Meridionale... dopo aver recuperato il frutto del diavolo, ovviamente." finito di annaffiare tutte le piantine, tornò in cucina per posare l'annaffiatoio, per poi concentrare il suo sguardo nuovamente sui presenti "Il trasporto di Pedro è previsto tra 10 giorni. Abbiamo tutto il tempo per raggiungere Flevance, studiare un piano d'attacco, raccogliere più informazioni e vendicarci." lo sguardo era serio, ma si intuiva la sua impazienza nell'ottenere una risposta "Allora? Ci state?"
     
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    Scheda Tom Ato

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    Aggiungere Gemma Preziosa [3.000 B]

    CITAZIONE
    Tom riceva Gemma Preziosa da Goro.

    Si rivolse alla persona più vicina dopo aver afferrato e intascato la gemma.

    "Ecco, visto? Lo sa pure lui che ho ragione."

    Per poi focalizzarsi di nuovo su quello che veniva detto.
    Tom si grattava la testa nell'ascoltare Akil, non era per nulla convinto, fidarsi di un gabbiano?
    Non era del tutto irrealistico ciò che diceva il vecchio. Last Camp e la nave era veramente troppo fuori portata.
    Prima di aprir bocca cercò di incrociare lo sguardo con ognuno dei suoi compari... o quasi, tutti tranne quello cieco.

    "Mhhhhh"

    Non era un pensare silenzioso il suo.

    "Il solo dovermi fidare delle informazioni di un marine per effettuare una qualcosa di così avventato mi da a pensare...
    E NON POCO!"


    Altro tasto dolente del racconto.
    Forse avrebbe fatto bene a inventarsi una mezza palla o una intera sul come avesse trovato quelle informazioni.

    "Sarebbe stato anche più sospetta la cosa se ti avesse detto il numero preciso...
    Guarda caso...."


    Sballottando l'indice a destra e sinistra, alzandosi dal suo posto dove si era accomodato.

    "GUARDA CASO..."

    Sottolineando di prestare attenzione a quello che stava per dire.

    "Passeranno in un posto inutilizzato, dove potrebbero succedere cose e nessuno rimarrebbe coinvolto!"

    Incrociò le braccia sul petto.

    "E' troppo comodo per entrambi i lati questa cosa e a me puzza.
    Potrebbe essere una trappola! L'hai pagato? Bravo, così prenderà sia i soldi che la gloria nel farci catturare!
    Se devo fidarmi delle parole di quel gabbiano spennato vorrei farlo mentre piange dalla paura non mentre gioisce dalla felicità.
    Così sarei più convito di... aiutarti... "


    Tornandosi a sedere concluse.

    "E poi magari, facendogli vedere le zanne dei nostri due cari amici, spunterà fuori qualche informazione in più."


    Tom cercava di fare la parte del saggio, non tutto era a caso, qualcosa aveva senso in quel che aveva detto.
    Magari avrebbe dato a pensare chi era più sveglio di lui nel gruppo.
     
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    Un piano c'era, ma tutt'altro che affidabile. Ascoltai con calma le parole di Akil, senza muovere troppo la mia figura e rovinare il recente medicamento fatto da Gin; rilassato dalla mia posizione sul divano, iniziai a ricordare tutte le informazioni che potessero tornarmi utili, partendo magari dalla stessa topografia dell'isola, finendo con possibili agganci o conoscenti da poter sfruttare se necessario.

    E' molto più disperato di quanto voglia apparire, per assurdo noi siamo la sua sola chance.

    Tom fu il primo ad evidenziare con un mezzo sproloquiare, i dubbi legittimi che chiunque con del raziocinio, nell'udire quel piano avrebbe avuto.

    Senza contare che ha omesso le parti migliori..

    Mi riferivo al come avesse intenzione di fuggire dall'isola, recuperare il frutto ovunque sia e raggiungere il mare Meridionale.
    Davo per scontato che l'uomo non ci avesse raccontato tutto e sapesse di più, ma considerando la circostanza il modo più sicuro per ottenere valide informazioni era quello di andare avanti e accettare il lavoro.
    Logica e raziocinio da soli non mi avrebbero mai permesso anche solo di considerare una simile idea, d'altra parte, però, c'era questa sensazione che premeva affinché rischiassi. Come se sapessi che ne valesse la pena, eppure non ero così sicuro che non fosse semplicemente l'idea di cogliere la mia vendetta e fare uno smacco simile alla marina.

    Fanculo le conseguenze. Vincerò chiunque sia così sciocco da provarci, faranno bene a continuare ad arrivare: mangiare sano aiuta e niente di meglio della carne fresca.

    Guardai verso mio fratello, cercando d'incrociarne lo sguardo affinché lui potesse avere un'idea di cosa mi passasse per la testa e viceversa. A quel punto rivolsi ad Akill qualche domanda.

    Ammesso che sia tutto vero, che vada anche come pianificato, come vorresti lasciare l'isola esattamente? Senza una piccola nave veloce, non ha senso nemmeno parlarne. Così come rubarne una all'ultimo momento.

    Non aggiunsi altro per il momento, per testare sia la risposta di Akil, sia l'umore generale del gruppo. Non avrei ancora giocato tutte le mie carte.

    Dieci giorni non sono pochi, ma bisogna sfruttarli bene. Una carta nautica di Flevance e Lyneel mi sarebbe utile e servirà molto altro, quest'isola potrebbe essere diventata fin troppo piccola e limitante al momento..

    Continuai ad osservare i presenti a turno, lasciando spazio ad altri d'intervenire, aspettando la risposta di Akill, incuriosito anche da come avrebbe reagito l'umano che per ultimo aveva iniziato a seguirli dopo quanto accaduto alla taverna.
     
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    Mentre il vecchio, incalzato da alcuni membri del gruppo, continuava a rivelare dettagli sul suo piano, Benedict rimase silenziosamente in disparte, osservando le reazioni dei presenti e considerando attentamente le nuove informazioni. La sua natura cinica e sospettosa non poteva far altro che alimentare i suoi dubbi; di contro, la sua parte avida era sempre più tentata dalla promessa di Akil e dal prospetto di mettere le proprie grinfie su un bottino. Una lotta interiore tra le sue due metà che di fatto, al momento, si stava risolvendo in uno stallo.

    E, con sua sorpresa, non sembrava essere l'unico: molti membri della banda del canuto, anche alcuni di quelli che a prima vista aveva giudicato come impulsivi e poco razionali, sembravano decisamente perplessi dal discorso dell'uomo e più di uno aveva sollevato una protesta o una richiesta di maggiori informazioni. Il mood generale, però, sembrava ormai destinato a portare a una prevedibile decisione: gli umani e i visoni lì radunati erano un manipolo di filibustieri e fuorilegge e pertanto, intenti o meno che fossero a danzare nel palmo di Akil, probabilmente avrebbero finito per assecondarlo in questa sua missione, chi per vendetta e chi, come nel suo caso, per mera cupidigia.

    Certo, l'idea di rimettere piede così presto nel Mare Meridionale, dopo essere tornato in queste acque, non mi entusiasma... D'altro canto, però, questa potrebbe essere proprio l'occasione di arricchirmi che cercavo da tempo.

    Non nutriva il minimo interesse nei confronti di un frutto del diavolo, ma era conscio che se fosse riuscito a prenderlo per sé e a rivenderlo sul mercato nero, questo gli avrebbe potuto procurare una somma invidiabile di Berry. E anche qualora si fosse dovuto accontentare di un bottino inferiore, anche solo una manciata di quelle gemme aveva il potenziale di fruttargli ben più delle piccole truffe o dei raggiri a cui si era abbassato per guadagnarsi da vivere in passato. Attese quindi che gli altri finissero di parlare, prima di pronunciarsi in risposta alla domanda finale di Akil.

    Non parlo per gli altri, né gli altri parlano per me. Non nego di condividere parte dei loro dubbi e francamente compromettere il mio anonimato e rischiare di inimicarmi un'intera base della Marina non rientra nella mia agenda. Ma per una ricompensa adeguata? Marines, pirati, o civili, non fa alcuna differenza. Accetto.

    O almeno, così disse, per convincere il vecchio. Come in qualsiasi patto tra pirati che si rispetti, le sue parole altro non erano che... parole, appunto. Non c'era spazio per l'onore tra i valori di Benedict, e pertanto sarebbe stato pronto a tradirle alla prima occasione, se i benefici si fossero rivelati maggiori nel farlo. Come anche altri avevano notato, al momento era Akil ad aver bisogno di loro, e non necessariamente viceversa. Nulla gli vietava di fare il suo gioco, così come nulla gli avrebbe vietato di voltargli le spalle alla prima occasione.
     
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    Goro ascoltò in silenzio le parole di Akil, le conseguenti proteste, legittime, di Tom e Kintoki e, infine, anche le parole di quello che aveva deciso di descrivere come "nobile malaticcio"; quest'ultimo, con tono freddo e distaccato aveva accettato la proposta del pirata, lasciando trasparire una certa propensione all'avidità.

    " I soldi fanno gola anche a te allora. Buono a sapersi."

    Le labbra violacee per il trucco si curvarono spontaneamente in un sorriso impercettibile, mentre gli occhi guizzarono da un lato all'altro della stanza per soppesare lo sguardo degli altri. Sembravano determinati, ma sarebbe servita un'ulteriore spinta per convincerli. In parte Kintoki aveva contribuito a quello che era il pensiero di Goro, che infine aggiunse quanto necessario.

    << Ci serviranno armi, travestimenti, mappe della zona e che tu ci spieghi il piano in ogni singolo dettaglio, tutto dovrà essere perfetto. Non mi fiderei di un Gabbiano normalmente, ma mi sembri abbastanza paranoico e minuzioso...>>

    Lasciò la frase in sospeso, mentre pensava se potesse fidarsi anche del pirata, oltre che del marine che gli aveva dato le informazioni. Infine terminò le sue condizioni.

    << ... Proprio per questo lo sarò anch'io. Una volta finita questa faccenda, la nave resta a noi.>>

    " Cosa dirai?"
     
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    Akil ascoltò in religioso silenzio le parole di ciascuno dei suoi interlocutori, decidendo di interrompere il discorso proprio quando gli fu proposto di consegnargli anche la nave.

    Rimase titubante per qualche secondo prima di rispondere...

    Akil: "Io sono... ero... il navigatore nella mia vecchia ciurma. La nostra nave però è stata distrutta dalla marina, come vi dicevo... ho rubato un peschereccio per spostarmi senza dare nell'occhio. Non è il massimo, staremo un pò stretti, ma ci porterà a Flevance senza troppi problemi." osservò Goro prima di continuare il suo discorso "E accetto le vostre condizioni: una volta che io e Pedro raggiungeremo il Mare Meridionale potrete prendere anche la barca." osservò poi Tom, con sguardo privo di emozioni "E per quanto riguarda la veridicità delle informazioni, ti assicuro che sono attendibili. Se c'è una cosa che odio, sono le sorprese... perciò ho fatto in modo che il Gabbiano ludopatico non omettesse alcun particolare e che fossero informazioni confermate: chi mentirebbe con degli strozzini con il fiato sul collo e un famoso, ricco e pericoloso pirata che minaccia di ammazzare la tua amata figlioletta? Non sono uno sprovveduto amico... ma rispetto che non ha fiducia nel prossimo."

    Fugati gli ultimi dubbi, il resto del gruppo avrebbe accettato?

    CITAZIONE
    //GdR OFF: se mi confermate che è vostra intenzione partecipare all'avventura proposta da Akil, creerò il topic specifico della quest (direttamente a Flevance). Altrimenti possiamo tranquillamente continuare a postare qui, qualora abbiate dubbi che volete fugare prima di andare in quest o se avete dei ripensamenti per la quale non volete più partecipare.
     
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89 replies since 28/10/2023, 23:43   1798 views
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