^^
3. Proprio come LeiI raggi solari picchiavano sulla pelle dei due adulti. Seya si destò dal torpore benevole in uno scatto realizzando cosa stesse abbracciando. Senza pensare oltre, gli diede una calcio nell’addome per scampare dalla sua presa per poi correre in direzione della foresta subito dopo.
John si svegliò di soprassalto trattenendosi lo stomaco. < AHIA TOT > si lamentò poco dopo.< Ma che accidenti è stato T_T? >
Si alzò ma cadde nuovamente col sedere per terra. Si era totalmente dimenticato delle due ferite e in più, anche lo stomaco iniziava a far male. Si guardò attorno sperando di trovare, con l'aiuto della luce, un posto dove rifugiarsi per potersi curare decentemente con qualche intruglio erboso
Decise di farsi forza e si avviò nella foresta, li almeno nessuno lo avrebbe cercato
La donna riprese fiato ora nascosta delle erbe alte poteva guardare senza essere vista, ma, poco dopo, si ritrovò faccia a faccia con l'uomo che aveva appena calciato senza neanche rendersene conto.
John andò a sbattere contro una figura; ci mise un pò per rendersi conto che era una donna. < Scu.. scusami > biascicò prima di cadere per terra in ginocchio. La ferita alla gamba aveva ripreso a sanguinare copiosamente e stava facendo appello a tutte le sue forze per non svenire nuovamente
"Idiota!" si massaggia la faccia lei prima dargli un pugno e mettere la sua amata katana sotto la gola
Lui si toccò il volto. Ghignò, nonostante il dolore. < Sai, m.. mi ricordi una mocciosa che ho incontrato tanto tempo fa > disse cercando il solito sacchettino attaccato alla cintura. < Ti chiedo scusa, ti ho sporcata di sangue...ma UGH...> non riuscì a finire la frase. Si raggomitolò su se stesso aspettando che il dolore passasse
Lei alzò un sopraciglio poi sospirò. “perché mi comporto cosi?” pensò trascinandosi per la collottola John, svenuto, verso una caverna.
Il ragazzo si riprese poco dopo. L'odore di umido gli suggerì che fosse stato portato in qualche conca < dove sono? >
ricevette un'altro pugno con un affermazione del tipo "Non muoverti o ti ammazzo, sul serio questa volta!" detta dalla donna che era intenta a togliere una delle pallottole con una pinzetta.
John urlò appena una di quelle fu tirata via. < dannata marina! è sempre colpa loro! > borbottò battendo i pugni per terra
"Ti ho detto di non muoverTIII!" gli scagliò l'ennesimo pugno che lo fece svenire, aiutato anche dal dolore delle ferite. "Finalmente..." sbuffò togliendo la seconda pallottola e curandolo con fogliette curative.
E per la seconda volta John si ridestò...indolenzito peggio di prima..< grazie per il pugno > commentò. < ma soprattutto grazie, per avermi curato >
"Vuoi un'altro pugno?" chiese lei di spalle, scrutando il cielo
< si > disse lui richiudendo gli occhi. < Sei proprio uguale a lei, a proposito, io sono John >
Ma il poverino non ricevette un altro pugno bensì una pietra gigante, atterandolo "non so di cosa tu stia parlando... ma non ti consiglio di tentarmi nell'ucciderti" riprese la sensuale posa di prima
John si tolse l'enorme masso che gli opprimeva lo stomaco. < grazie mille, davvero! Sei proprio un bocciolo di fanciulla T_T >
Lei lo guardò di strisciò con occhi gelidi, prima di girarsi e tendere il braccio in aria dove un maestoso falchetto si posò... non prima di essersi schiantato a terra un paio di volte "Seya..."
Il ghigno che si era formato sul volto del ragazzo svanì dopo aver udito quel nome. < S.. Seya? > balbettò incredulo
Ma lei non lo badava più troppo occupata a giocherellare con il suo animaletto...
John la guardò intensamente. "Come mai non mi ha riconosciuto?" si chiese. " E se mi avesse dimenticato? Si, è proprio lei non c'è dubbio; il nome, il carattere e soprattutto quella Katana che porta con se.. Seya. Forse non è ancora il momento di svelarmi.. forse, si ricorderà di me poco a poco". Si limitò solo a dire < bel nome > e non aggiunse altro
Che strano, quel tono le era parso nostalgico, lo guardò incuriosita ma in quel momento lui distolse lo sguardo. "io... vado..." titubò per un attimo riprendendo poi la sua freddezza "A mai più rivederci!" augurò mettendosi il falchetto sulla spalla.
Lui la guardò per un secondo poi disse < credo che...sia il nostro destino, rivederci. Grazie per avermi curato >
Lei si fermò un attimo... "Vuoi veramente che ti uccida?" si girò incrociando le dita facendole schioccare, "Lady hawk” non lascia una seconda possibilità a tutti... pensa alle terze possibilità, non puoi essere cosi idiota da voler rivedere un'assassina!" cercò di fargli paura incrociando le braccia
John iniziò a ridere di gusto < beh se tu sei un'assassina io sono un diavolo > disse sperando di accendere in lei il ricordo. < E comunque credo che in te...c'è del buono. Lo si può leggere nei tuoi occhi. Beh, buon viaggio, allora >
E fu cosi che un'altra pietra cascò casualmente su John….
Seya prese la strada più semplice per il porto. Per allontanarsi dall’isola optò per due soluzioni: rubare una barca o salire di nascosto su una nave mercantile
Dal canto suo John decise di seguirla. Da lontano, cercando di non farsi notare. Cosa assai difficile se si conosce l’abilità di una delle spadaccine e assassine più forti e perspicaci di quel tempo; ma soprattutto, chi conosceva il suo carattere, seguiva il consiglio di non avvicinarsi, non guardarla e non parlargli.
Lo scemo fu praticamente pizzicato quasi subito. Lo sguardo, pari a quello di un bambino sorpreso a mangiare la marmellata della nonna di nascosto. < oh beh ecco io.....o.o ciao > riuscì a dire
Lei lo guardò gelida "Non ti ha mai detto nessuno, che sei mostruosamente idiota?" chiese ironizzando senza cambiare espressione facciale.
< Si, una mia cara amica, tanto tempo fa > sorrise lui.
“Questa tua amica..." parve un po' turbata ma si riprese subito "Deve avere parecchia pazienza... virtù che io non posseggo affatto!!" disse sguainando la katana regalatale dal suo vecchio amico.
< e dai > proseguì lui. < Sono in debito con te no? Mi hai salvato la vita, quindi, finché non salvo la tua ù_ù non siamo pari. A proposito! bella spada >
“Un altro! Ma non è possibile che ogni volta che salvo una mosca fastidiosa poi mi si incolla addosso” pensò poi rinfoderando la spada."Fai un pò come ti pare...." si avviò di nuovo ma dopo due passi lo avverti "Non mettere gli occhi sulle mie spade!"
< no no, per carità! e poi io non... io ho le mie > si affrettò a concludere
"Le tue?... Ora sono diventate: LA tua!" fece notare al giovane
< T__T accidenti! devo aver perso la Katana che ho comprato al villaggio! T__T uffa, soldi buttati! Beh poco male, l'importante è non aver perso questa > concluse toccando l'elsa della spada regalatagli dal padre
Seya sospirò e riprese il cammino. Al seguito, John cercava di stare in silenzio onde evitare altre sfuriate. Aveva accettato che andasse con lei e non voleva farla arrabbiare con il rischio di doverla poi lasciare sola.
4. Arrivano i rinforziDecisero, o meglio, Seya decise che era meglio intrufolarsi in una barca senza perdere tempo a rubarne una....
Erano quindi saliti su un galeone pirata, nascondendosi nella stiva. Un pò stretti nell' angoletto dove si poteva vedere e non essere visti dai bucanieri che caricavano la roba. Avrebbero attaccato la notte quando la nave fosse gia salpata. Intanto dovevano mantenere il silenzio fino al segnale di Aku, il falco che accompagnava Seya. Ma... diverse ore appiccicati potevano diventare dannose
< potevi scegliere un angolo un pò più largo, accidenti! > si lamentò il ragazzo praticamente addosso a Seya
"chiudi il becco!" l'avverti una prima volta lei
< tsk! prima fai i guai, poi dici a me di chiudere il becco > le sussurrò nell'orecchio avvicinandosi...pericolosamente
Lei alzo un sopracciglio "Quale guai? L'unico a far guai sei tu!" disse a bassa voce girandosi verso i lui il che contribuì a diminuire la distanza ancora un pochino
Lui si avvicinò ulteriormente al suo viso < guarda, carina, che io non faccio guai. E comunque tranquilla, appena avrò saldato il mio debito, sparirò dalla tua vita per sem.. > Ma non riuscì a finire la frase che una mano gli tappò la bocca e dal corridoio si sentirono voci parlare tranquillamente di... sottane.
< diavoo uccedmmh? > biascicò lui con ancora la mano di Seya premuta sulla bocca
Lei lo gelò con lo sguardo, lasciandolo poco dopo, infilandosi tra i viveri come una pantera nella giungla senza fare il minimo rumore. Arrivata dietro di loro li attero con un colpo dietro la nuca, poi li portò dentro.
< che violenza > mormorò lui. < In ogni caso ora cosa ne facciamo di 'sti due? >
"Ti faranno compagnia mentre io mi occupo degli altri!" ironizzò poi aggiunse "Vedi di non farteli scappare!"
< ehi non vorrai prenderti il divertimento tutto da sola? >
"Sei proprio idiota..." commentò lei
< si si, idiota. Comunque dividiamoci, almeno guadagniamo tempo...no? >
"Ti farai scoprire in meno di 3 secondi ma fai come ti pare... se ti uccidono stavolta non vengo a salvarti" fece spallucce e spari nell'ombra lasciandolo solo
John sorrise. " mpf, meno di tre secondi ci vogliono per farli fuori " pensò. " forse e meglio non lasciare traccia di questi due...non vorrei che si svegliassero"
Così con una sfera di fuoco ridusse i due bucanieri in un cumulo di cenere. " Per le spiegazioni.. ci penserò dopo". E iniziò a vagare nell'ombra per fare piazza pulita
Uno dopo l'altro i pirati cascavano. Seya si confondeva nell'ombra come se lei stessa lo fosse e gli uomini non avevano neanche il tempo di ammirare i suoi attributi che caddero tutti in mare feriti o gia morti.
Anche John dava il meglio...anzi, il peggio di se. Con la ragazza fuori dai paraggi aveva tutto il tempo di usare il suo potere sbriciolando, qui e li, la ciurma. Si ritrovò ad un tratto, nella cabina del capitano. Il problema però fu che il "capitano" in realtà fosse una "CAPITANA" e che donna! Accidenti! Davanti a cotanta bellezza, il giovane non ebbe il coraggio di ucciderla.. e lo stato demoniaco andò letteralmente al diavolo
"Prendetelo" ordinò la capitana praticamente in topless e quindi un orda di bucanieri salto addosso a John. Provocando un boato che arrivò dritto alle orecchie di Seya. La donna sospirò e visto che non aveva altro da fare, dato che i pirati rimasti dalla sua parte erano anche loro andati verso quelle grida, decise di andare anche lei a vedere cosa avesse combinato il suo debitore "lo sapevo" commentò a bassa voce prima di avviarsi
John però non si diede certo per vinto. "ooh al diavolo, se mi scopre fatti suoi..." pensò lanciando sfere infuocate da tutte le parti e usando la spada per pararsi dagli attacchi dei pirati
Seya non badò molto a ciò che faceva John, anche perchè in tutta quella confusione non si vedeva niente, si interessò di più alla donna che si stava mettendo il tipico mantello di capitano e prendendola alle spalle la mora gli mise il coltello sotto la gola "Di hai tuoi uomini di smetterla. Presa alla sprovvista il capitano non poté far altro che obbedire
< SMETTETELA > urlò infine la donna bloccando i suoi uomini
Mentre Seya era intenta a seminare il panico, John, notò che una nave si stava avvicinando. Non era altro che la New Going merry di suo zio. Approfittò del momento di scompiglio per fare una corsa su in coperta ed arrampicarsi sulla coffa per poter vedere meglio. Appena la nave fu abbastanza vicina ci balzò sopra...finendo sulla testa di Rufy.. che stava seduto sulla polena.
Troppo tardi però, visto che proprio la testa d'ariete sfondò di netto la cabina del capitano facendo ruzzolare i due per terra. John semi-svenuto sotto il peso di suo zio che continuava a stare seduto a gambe incrociate su di lui. Un dito nel naso e...DOOON: < ho fame o.o > disse semplicemente il re dei pirati
L'impatto fu abbastanza violento e fece sbilanciare Seya che cadde rovinosamente a terra. La capitana provò a prendere un'arma ma fu fermata da un baldo biondino che gli si inginocchio davanti e gli recitò a versi tutto il suo amore.
John si riprese poco dopo e diede un pugno in faccia a suo zio < +.+ brutto cretino! volevi ucciderci tutti? >
Rufy, dopo essersi rimesso a posto la faccia lo guardò...e con i lacrimoni agli occhi lo abbracciò forte forte < T___T il MIO NIPOTE PREFERITO SIGH SOB T_T >
< shhh e sta zitto scemo >.< non lo deve sapere nes > e si bloccò li, vedendo uscire dalla nave anche suo padre e sua madre.
"Ma..." piagnucolo rufy
per tutta risposta gli diede un altro pugno e lo lasciò li, dolorante. Avrebbe voluto correre ad abbracciare i suoi genitori ma fece loro un gesto, per fargli capire che avrebbe spiegato tutto poi, quando si sarebbero trovati da soli
Intanto Seya si riprendeva dalla botta che aveva preso cadendo si ritrovò ad osservare i nuovi arrivati spaesata. "Che diav..." balbettò
< Tranquilla, Lui è Rufy cappello di paglia...>
< Nonché suo zi..> stava per aggiungere l'uomo zittito con una sberla di John. < +.+ ti sbriciolo > gli sussurrò lentamente.
< Ci aiuteranno loro > concluse in fretta e furia sperando che Seya abboccasse alla storia
Lei gli andò vicino lentamente e gli sferrò un pugno in faccia come suo solito "Questo è per esserti fatto scoprire..." spiegò tranquillamente prendendo a scrutare i strani segni che Rufy cercava di fare per attirare la sua attenzione
Lui si rialzò con un piccolo rivolo di sangue che gli usciva dal naso e fulminò con lo sguardo suo padre, dietro di lui, che rideva come uno scemo. < Sempre gentile, tu >
"Con un mostro dell'idiozia come te è normale!" Poi notando l'uomo che rideva dietro di lei "Quello è...?" cominciò a chiedere.
< Q.. quello è o.o il mio fratellone anziano > rispose lui non sapendo cosa dire visto che la somiglianza era notevole.... < E quella splendida donna dagli occhi azzurri è sua moglie >
Seya alzo un sopraciglio storse il labbro ma non disse niente lasciando passare.
"Mia dolce, soave, sensualmente sexy, amorina, tu sei il mio sole ed io ti imploro di accettare la mia venerazione oohhh dea della bellezza..." continuava intanto Il cuoco della Going Merry
"Dacci un taglio!" sbuffò un'altro uomo sbucato dalla nave, tre spade al fianco e una bottiglia di wisky in mano. Il biondo si alterò e scoppio l'ennesima rissa
< Chiudi il becco tu, Baka! > sbraitò una voce alterata dietro di lui che si scoprì poi essere Nami, l'eterna navigatrice della Going Merry
Dalla nave, affacciata, una ragazza tra i 18, 19 anni li guardava sconsolata; la testa tra le mani. Somigliava molto a Nami ma al posto della chioma rossa aveva i capelli verdi, un pò più scurì di Zoro. "Non cambieranno mai!" disse un ragazzo di poco più grande di lei accanto; il musone spiccicato a quello di Zoro ma con i capelli rossi. < Tu e lo zio Sanji dovreste smetterla di litigare, una buona volta > gli urlò poi di rimando
< anche perchè > aggiunse Chopper. < Mi finiscono sempre le scorte di medicine! >
"Gia... come le scorte di cibo e liquore che i due animali si sono spazzati via" disse Sanji riferendosi al capitano e il suo secondo, una gamba contro le spade di Zoro
John Junior si toccò la fronte sconsolato mentre un grosso gocciolone spuntò da dietro la nuca < +.+ vedete di piantarla una buona volta >
"Per non farti fare brutta figura davanti a quella ragazza?" Commentò Kinu maliziosa
E lui rispose allo sguardo malizioso < ma lo sai che tu sei la sola, mia piccola Kinu; e comunque >_< no! >
"Attento a dire certe cose davanti a mio padre... potrebbe non essere più tanto gentile!" tirò la lingua lei.
<
peste > rispose lui sorridendole
"A proposito... Dov'è sparita quella?" chiese Nami
Il ragazzo si voltò agitato, e non vedendola entrò un pò nel panico. Non era possibile che fosse sparita: non ora che l'aveva ritrovata. < Non lo so > rispose secco. Vado a cercarla e poi torno qui con lei. Voi intanto cercate di disincagliare la Merry >
Seya era andata fuori, doveva avere aria. Una come lei non era abituata ad essere circondata da tante persone.... Notando una scialuppa sul ponte decise di lasciare John ai suoi amici o parenti, quelli che erano... non gli importava poi molto.
< dove cavolo vai solo tu? > disse una voce alle sue spalle
"Da qualche parte dove possa avere calma e silenzio, ma soprattutto dove possa avere pace!" rispose senza girarti
< Non si può stare per sempre da soli, Seya > sussurrò dolcemente
Lei si fermo un attimo colpita... poi cerco di non farlo notare troppo... "Cos'è tutta questa confidenza? E poi... un' assassino ... a il dovere di restare solo!" precisò.
< ah si? allora anche io, anzi, io dovrei essere ucciso...per quello che sono > aggiunse con un filo di voce
"Non fare l'idiota più di quanto non lo sei!" sbuffò "E poi cosa vuoi tu da me? Non mi conosci nemmeno..."
< Davvero? > le disse lui guardandola intensamente per poi girarsi andandosene. < Beh io ritorno alla Merry allora, se vuoi salire anche tu ci faremo dare un passaggio fino alla prossima isola >
Prima che Seya prendesse una decisione, la scialuppa fu distrutta da una palla di bazooka. La piratessa, sfuggita dalle grinfie di Sanji era a dir poco furibonda.
John ringraziò mentalmente la donna per aver creato quel casino. < A quanto pare, è destino che devi stare con me...> aggiunse ridendosela
Il modo in cui lo disse non piacque molto alla donna... per questo John ricevette un'altro pugno. Ma la capitana non lasciò loro tempo di litigare: "Maledetta sgualdrina aah..." si tappò la bocca sentendo la sua vera voce... la voce di un uomo... Seya alzò un sopraciglio sorpresa.
< O_O ma? ho sentito bene? > fece John allibito
"E' tutta colpa di quella..." riprese la pirata
Il ragazzo iniziò quasi a piangere < T_T sei uno sporco uomo! mi hai preso in giro...oddio ora che dovrei fare? Sbriciolarti come ho fatto con i tuoi amici? > disse senza pensare
"Io vi lascio.... soli!" sbuffo divertita lady hawk
Non appena la donna si girò, John non se lo fece ripetere due volte ed incendiò con una sfera di fuoco la barca di quella sottospecie di travestito. L'unico problema fu che la stessa barca era piena di roba esplosiva. Il ragazzo se ne accorse, prese Seya per mano e la trascinò correndo, verso la Going Merry. < Mi pesterai dopo, per quello che sto facendo,ora corri >
"TOGLIMI LE MANI DI DOSSOO!" urlava.
< NON ORA! > continuò lui stavolta per prenderla in braccio e spiccare un salto che finì dritto sulla polena della Merry
John si ritrovò quindi in poltiglia mentre la donna si rimetteva a posto il corsetto borbottando maledizioni di morte all'altro. La povera capitana pirata... o capitano ... bruciava vivo con il suo galeone
< T_T lo sapevo > sbraitò lui
Rufy era tutto contento insieme a John Senior di aver finalmente da mangiare e da bere, visto che avevano avuto il tempo di caricare un po' di roba rubata dal galeone assaltato. Si ritrovarono tutti in cucina dove, Il capitano arrestò l'euforia per piantare i suoi occhi su Seya... si avvicinò chiedendole... "Sei un amica di John?"
"no" rispose secca.
"La sua ragazza?"
"NOOO!" gli diede un pugno in testa nella sfuriata, con il viso un po' arrossato.
"Bene..." arrivò Sanji con voce normale, poi fece vorticare un piatto nella sua mano e lo porse verso Seya "Questo è il mio benvenuto dolce angioletto!"
Naturalmente non mancò l'occhiataccia di John Junior che fu però chiamato da sua madre subito dopo. Quindi, non ebbe il tempo di uccidere Sanji...
Ma prima di scendere in coperta senti il sarcasmo di Zoro "Sei diventato pedofilo ora?" e la risposta del cuoco "Cos'hai ancora da ridere, dannato cavolfiore dei miei stivali?"
< Zio Zoro? > domandò il ragazzo avvicinandosi < se quella specie di damerino vecchio mette le mani addosso a Seya, ti pregherei di tagliargliele > concluse poi seguendo i genitori
"Ah...? Come vuoi... ma... credo che sarà prima lei a tagliargliele" disse indicando Seya che aveva gia sfoderato l'arma. "Piuttosto... cos'era quel discorso con mia figlia?" chiese tetro e spaventoso
< e dai! Kinu è una sorellina per me, scherzo >
"mmh.."annui Roronoa Senior "Vedi di non guardarla in un modo al di fuori di una sorellina... sono stato chiaro?" sorrise poi
< Certo Zietto > rispose sorridendogli di rimando allontanandosi
Una volta lasciato il resto del gruppo, finalmente John entrò nella cabina dei suoi genitori. Li, sua madre, in lacrime si, catapultò ad abbracciarlo, stringendolo forte a se. < tesoro mio! > singhiozzò Robin contenta.
Il ragazzo si lasciò andare in un lungo pianto. Andò a salutare anche suo padre che subito iniziò a mettere il dito nella piaga
< bella ragazza, figliolo. Complimenti ahahah un pò violenta..ma.. >
< SCEMO >_< non è la mia fidanzata > sbraitò lui paonazzo facendoli ridere
< Comunque vieni qui > continuò Robin. < Devi dirci come mai non hai voluto rivelare la nostra identità alla moretta >
< eh, beh, ecco.. io o///o. Insomma ho conosciuto Seya vent'anni fa, quando..beh, quando sono partito e vi ho lasciato. L'ho incontrata a Kyuu anche se all’epoca lei mi disse un nome diverso >
< Si > intervenne John senior < Si chiamava Tsuki >
< Già. Beh dopo tutta una serie di fatti ci siamo lasciati e l'ho rivista ieri. Lei non mi ha riconosciuto e quindi per non traumatizzarla ho preferito non dirle nulla. Ah papà! potresti guarirmi queste? > disse mostrandogli le ferite. < Seya mi ha estratto entrambe le pallottole ma la situazione non è migliorata molto >
Suo padre usò il potere dell'angelo per curarlo totalmente. Non rimase nemmeno la più piccola cicatrice.
< Grazie. Uff, insomma dall'ultima volta che ci siamo visti...non è cambiato nulla, vero? non avete scoperto nulla? >
< Beh l'unica cosa certa è che in pratica hanno inviato l'antidoto in qualche base segreta. Il problema è che non riusciamo a capire dove si trovi realmente o se l'informazione che ci hanno dato...beh, sia esatta > continuò John senior mentre Robin teneva per mano suo figlio.
< io..> disse poi tra le lacrime < sono stanco di vivere così. Sono 28 anni che mi nascondo...>
Sua madre lo strinse a se nuovamente < lo so, lo so figlio mio, ma devi pazientare. E' molto difficile avere delle dritte sulla marina, dovresti saperlo no? >
< Si però, il demone...>
< Ora hai Seya > lo interruppe John. < Il demone non uscirà finché c'è lei in mezzo. Avresti troppa paura di farle del male. Sta tranquillo stiamo facendo il possibile. Ora però ritorniamo in cucina altrimenti la tua ragazza potrebbe sentirsi sola, senza di te > concluse mentre anche Robin se la rideva sotto i baffi
< >_< non è la mia ragazza, porca miseria! > sbraitò lui uscendo.
John rientrò assieme ai suoi genitori in cucina dove c'erano tutti tranne che seya < Che fine ha fatto la mia amica? > chiese ai suoi amici
" E' sparita!" piagnucolò Rufy "E Sanji non mi ha neanche fatto assaggiare quello che le aveva preparato!"
"Certo, quando avrà fame ritornerà a chiedermelo!" disse poi il cuoco.
"Secondo me l'avete spaventata... " optò Usop
"In effetti il benvenuto era un po'.. ehm, brusco" fu d’accordo Kaya
"MA che! aveva solo voglia di stare in pace, non smettevate di guardarla!" propose Kinu
"E' la stessa cosa sorellina" sbuffò Hiroshi.
"Un deux trois... un deux trois... Eccola qui!" disse una sottospecie di cigno mal rifatto toccandosi la guancia destra e trasformandosi in Seya.
John Junior non voleva, non voleva davvero schiantarlo addosso a Rufy, ma lo fece < +.+ trasformati un'altra volta in lei, zietto,e ti trasformo io... in un cadavere +.+! in ogni caso > aggiunse tornando normale sorridendo come uno scemo < qualcuno sa dove possa essere? >
Ricevette un coro di "NO" e una risatina femminile "Non le lasci neanche un minuto per rifarsi il trucco eh?" ridacchiò Nami...
"E' sulla coffa!" sbuffò Zoro accanto a lei
"Devo forse pensare che piaccia anche a te?" Chiese nami facendo la finta offesa
"Pensa un pò come ti pare ma io non sono un pedofilo, come qualcuno di mia conoscenza"
"A chi ti stai riferendo?" chiese il biondo
"A te mi pare ovvio!"
< beh se volete azzuffarvi fate pure ^^ io vado da lei > concluse il ragazzo sparendo sopra coperta
"Waaa... Bah io vado a letto...!" disse la piccola Kinu " Notte zii ..." se ne andò anche lei seguita dopo dagli altri.
Seya sospirò... che giornata infernale... peggio della precedente...
< Eccoti! > le disse John appena salito sulla coffa. < Mi dispiace che ti abbiano rotto le scatole con le loro domande stupide >
Aveva pensato che almeno per oggi si sarebbe sbarazzata di lui ... ma a quanto pareva! Cercò comunque di non far vedere il suo nervoso
lui la sorprese < beh, forse è meglio che ti lascio in pace. Me ne vado sotto gli alberi di Mandarini che coltiva mia zia. Se hai bisogno di qualcosa, fa un fischio >
"Un libro.... Un libro molto grosso!" gli disse senza guardarlo
< Un libro? >
"Qualsiasi cosa mi faccia passare la notte!"
< uhm a te non piace proprio chiacchierare con qualcuno vero? comunque mia m..robin sicuramente avrà qualche libro interessante per te >
"mm" annui lei mettendosi le ginocchia vicino al petto.
< pensierosa, vero? vabbè, sparisco altrimenti mi arriva uno dei tuoi pugni. Vado a prenderti il libro e sparisco di nuovo > disse lui scendendo dalla coffa
Tornò poco dopo con un bel mattone: uno di quei classici che solo Robin o Nami riuscivano a leggere. < Questo è un libro sulle antiche civiltà. Purtroppo Zia Nami dorme e non sono potuto entrare nella sua cabina per cercarne altri. E questa > disse coprendola, < ti servirà per stanotte. E' molto umido. Beh a domani >. Stava per scendere quando si accorse che dormiva già,evidentemente le due giornate erano state molto intense. Decise, quindi, di non andare nel frutteto di Nami. Restò li a vegliare il suo sonno senza nemmeno coprirsi a sua volta per paura di svegliarla. Alla fine, si mise a leggere il libro di sua madre e scoprì, con molta sorpresa, che parlava anche del villaggio di Seya.
Nel frattempo, nella cabina di John senior, lui e sua moglie nonostante la stanchezza commentarono la novità: Seya
< Allora erano vere quelle leggende che dicevano che a Kyuu ci fossero superstiti > fece Robin
< Già, all'inizio quando si sparse la voce di due donne sopravvissute al massacro, madre e figlia, non volevo crederci. Fu un macello, la distruzione totale.. e invece >
< E' vero, però poi lo sai, la marina ci ha impedito ogni contatto con Kyuu. Loro sapevano, erano a conoscenza di Seya e di sua madre. E noi? che cavolo abbiamo fatto in quegli anni? nulla. Le abbiamo lasciate al loro destino >
< Si tesoro ma, anche noi dovevamo mantenere un certo distacco sia con gli abitanti che con la marina! Siamo ricercati a vita e poi.. >
< e poi nulla John! solo noi potevamo tentare di far qualcosa.. potevamo salvarle >
< Shh ora non pensiamoci > disse John abbracciandola teneramente. < Seya è viva e John l’è stato vicino in passato...e le sarà vicino anche in futuro >
< Si, la proteggerà, come tu hai fatto con me, amore mio > concluse l'archeologa baciandolo dolcemente prima di cadere entrambi, in un sonno profondo
John Junior intanto aveva preso a leggere il libro di Robin sulle civiltà scomparse.
"Nessuno ha mai sentito di questa civiltà? Eppure prima era uno dei popoli più forti. Come il leone più giovane che vince sul più vecchio, Tsuki vinse il suo eterno rivale Asahi per la possessione della foresta della vita. Essa nasconde molte leggende al suo interno ma solo i Tsukiani sanno che cosa nasconde. Alcuni dicono un tesoro, altri addirittura una stele di pietra dove fu scritta la storia di Raion, il primo abitante. Non si sa e sicuramente non lo sapremo mai. Il perché risiede nel azione del governo. Il popolo fu completamente sterminato quando essi si opposero ad accettare il governo mondiale che poco a poco si era ingrandito non aveva ammesso che loro non lo accettassero. Forse per proteggere quel loro segreto!"Naturalmente John si chiese quale mai potesse essere quel famigerato segreto. Si ripromise di chiederlo a Seya, una volta che si fosse ricordata di lui. subito dopo si addormentò, stremato, ancora con il libro aperto sulle gambe.
Il sole era appena sorto. Si poteva udire solo il rumore delle onde che, lentamente, s'infrangevano sulla chiglia della Going Merry. Dormivano ancora tutti beatamente. Anche i due sulla coffa. Seya tutta arrotolata nella coperta e John, steso, poggiava la testa sulle gambe di quest'ultima. Era a petto nudo e ogni tanto aveva la pelle d'oca per il freddo;nonostante ciò continuava a dormire come un bambino, erano anni che non riposava così bene.
Seya apri gli occhi lentamente la prima cosa che vide fu la faccia di John poi la testa che notò essere poggiata sulle sue gambe. Lo fece quindi cadere poco delicatamente alzandosi. Stava per picchiarlo ancora quando vide il titolo della pagina del libro aperta... "Tsuki"... lasciò quindi perdere John per guardarlo facendo scivolare la coperta. "Madre..." sussurrò ad occhi chiusi.
Il ragazzo preferì non fare il solito idiota urlando. Si era svegliato male si, ma aveva visto lo sguardo della ragazza posarsi sul libro...e la conseguente espressione. < Che hai? > chiese cercando più tenero possibile
"Niente..." chiuse il libro posandolo ai suoi piedi
< non mi sembra proprio > commentò lui mettendosi a sedere massaggiandosi la testa.
"Non credo possa interessarti " sbuffò
< beh hai ragione, in fondo, chi sono io per cercare di consolarti. Però adesso hai attirato la mia attenzione > fece riaprendo il libro proprio su quella pagina
Lei distolse gli occhi nel momento in cui lo mostrò "No... non... " balbettò
< Non cosa? > disse gettando il libro per scuoterla leggermente dalle spalle. < Cosa ti è successo? che ti hanno fatto? perchè vedendo la foto di Kyuu per poco non ti mettevi a piangere >
Per tutta risposta ricevette un pugno del basso verso l'alto sul mente . "Non sono affari tuoi " sibilò gli occhi a fessura strettissima
< perchè devi essere così dannatamente cocciuta! potrei aiutarti! e comunque si, sono anche affari miei perchè io...> si bloccò improvvisamente, non poteva certo dirle che era il suo vecchio amico proprio ora. < io sono uno scemo > disse voltandosi per scendere dalla coffa
Lei sospirò "Il segreto del Poigne Griffe morirà con me, madre" promise a bassa voce.
< POIGNE GRIFFE! > urlò lui di rimando <tu, li conosci >
Lei si spaventò sul colpo ma poi lo prese per il collo "CHUIDI IL BECCO IDIOTA " lo scosse "Ti permetti di origliare?" strinse un pò di più il collo dell'uomo
< io so, interpretarli > confessò
"Non mi interessa se tu lo sai interpretare, voglio solo che dimentichi COSA hai sentito E NON URLARLO AI QUATTRO VENTI "
< io sono uno storico e ignoravo potesse esserci un Poigne Griffe nella foresta di Hinoshi. Comunque non preoccuparti, so tenere un segreto...ne custodisco uno, più grande di me > disse con aria triste distogliendo lo sguardo
< Ma allora non capisci!!! Ma... ... ma... come mai sembri conosci cosi bene la mia isola natale?"
< te l'ho detto, sono uno storico > rispose lui cercando sempre di non guardarla
Lo lasciò "L'ho visto solo una volta... mia madre voleva farmi capire cosa avesse provocato lo sterminio del suo popolo. Anche se io non c'entravo più niente con quella gente."sospirò con la testa sull'albero che trapassava la coffa
lui prese coraggio e salì nuovamente < ti ha detto ciò che ci era scritto, vero? E ora stai tentando di proteggere il tuo passato >
"No... nemmeno lei sapeva cosa ci fosse scritto "
< come hai detto tu, non sono affari miei, quindi, non ti farò altre domande in merito perchè ho capito che hai un passato triste. Non dirò a nessuno dell'esistenza di quella stele a meno che non sia TU a decidere se dirlo o meno. Non ti chiederò nemmeno se vuoi il mio aiuto per decifrarlo. Quando deciderai fammi un fischio e ricordati che sia io, che Nico Robin, possiamo leggere il passato della tua gente >
"John..."
< m.. mi hai chiamato per nome oddio, un tuffo al cuore > si sorprese lui
"Avevo un amico che si chiamava cosi. Ma nonostante il suo potere... lui ..." non l'aveva neanche ascoltato
< c.. che potere > balbettò
"La marina lo aveva usato come cavia per non so cosa e non avendo il controllo su di lui dopo due anni quando lo ritrovarono lo uccisero..." sospirò Per questo... Per questo non sopporto più neanche il nome di quell'isola maledetta" lo guardò rabbiosa come per dirgli: Ecco volevi delle risposte le hai avute!
"Gia troppo sangue hanno versato quei maledetti del governo " finì scendendo velocemente sul ponte.
"..Morto " sussurrò John sotto shock. " no, io non sono morto! sono qui, sono con te, sono sopravvissuto per te "così avrebbe voluto urlarle ma la voce non gli uscì, rotta dai singhiozzi e poi dalle lacrime.
Dopo essersi un pò ripreso raggiunse Seya sul ponte. Gli occhi, ancora rossi per il pianto. < scusami, se ti ho fatto rivangare il passato > le disse prima di sparire in cucina...lasciandola sola
A cavalcioni sul bordo della nave, Seya continuò a guardare dove lui era sparito.